Il gelato a Sassari è sempre più caro: “Zucchero raddoppiato e altri aumenti”

Prezzi alle stelle per il gelato a Sassari per i costi delle materie prime

Il gelato artigianale di Sassari, ma anche quello di catene e grossi distributori, quest’estate è diventato un bene prezioso a causa dell’aumento dei prezzi. Un aumento che riguarda soprattutto le materie prime indispensabili per realizzare il re dell’estate, il gelato. Un aumento che riguarda tutta Italia dove, dice il Sole 24 ore un cono due gusti a Roma può toccare anche i quattro euro. Prezzi alle stelle per zucchero, latte e derivati, con il costante caro energia che non vuole saperne di rientrare.

Slurp, 25 anni di gelato a Sassari

“La realtà sassarese non è paragonabile a quella di Roma, A partire dagli affitti del locale commerciale”, dice la titolare di Slurp, storica gelateria di piazza Castello che quest’anno ha compiuto 25 anni di attività. Serena Baldissara insieme al marito Gianvittorio Sole hanno continuato l’attività avviata dal papà di lei negli anni ’90. “Tuttavia anche noi ci siamo dovuti attrezzare contro l‘aumento spropositato di zucchero, latte e derivati.”

Lo zucchero è raddoppiato rispetto al 2022 – dice Gian Vittorio -, mentre il latte e i derivati sono saliti a +20%“. Un giusto compromesso è un leggero aumento di alcuni prodotti e non tutti. “La nostra è una gelateria molto fidelizzata, da generazioni, e non vorremmo mai deludere i nostri clienti – continua Serena -. Per il momento abbiamo deciso di aumentare il cono 2 gusti che è passato da 2.50 a 2.80, il gelato al chilo (da 18 a 20 euro) e il frozen yogurt. Così possiamo ammortizzare le spese. Contando che Slurp è una gelateria in pieno centro, con un flusso costante di persone cerchiamo di fare un orario molto dilatato. Dalla mattina a mezzanotte, mezzanotte e mezza. Questo ci permette di lavorare in tutte le fasce orarie.”

Filiera corta e tanto lavoro manuale, il trucco della gelateria Tondini

Anche Mario Tondini, titolare della rinomata gelateria omonima conferma ciò che dice la stampa di settore. Tondini si è recentemente trasferito in pieno centro, via Brigata Sassari, mentre prima la sua sede era sempre in centro ma in una via meno frequentata dal passeggio.

“Confermo l’aumento degli zuccheri, del latte e della panna che, post lockdown vari, è salita da 4.8%+ iva a picchi di 7-10-11 euro + iva. A questo ovviamente c’è da aggiungere il costo fisso di acqua e luce. Purtroppo anche io ho dovuto aumentare leggermente i prezzi: 1 cono da un gusto è passato da 2 a 2.50 mentre quello da due da 2.50 a 3 euro. Il gelato al chilo l’ho aumentato di un euro”. Anche Tondini, come Slurp ha un orario diurno continuato, che nel weekend si prolunga oltre mezzanotte, ma l’artigiano ha trovato un altro modo di ammortizzare le spese.

Innanzitutto puntando sulla qualità, e soprattutto sulla filiera corta. Anziché rivolgermi ai grandi distributori mi fornisco da piccole realtà. Per esempio non compro latte brandizzato ma da una piccola azienda bio a Santa Maria La Palma. Stessa cosa per la frutta, compro locale. “C’è molto più lavoro rispetto alle catene di gelateria ma questo ci permette di risparmiare nelle materie prime”, conclude.

Le catene di gelateria e i brand famosi: quando non si fanno sconti!

Come in tutte le città anche Sassari ha le sue catene di gelaterie che sono spesso ritrovo di bambini e adolescenti. Il famoso Naturalia, frequentatissimo sia in via Amendola sia in via Roma lavora, a differenza di Slurp e Tondini utilizza dei “semilavorati” che vengono consegnati direttamente a Sassari dall’azienda madre. I prezzi sono leggermente più alti. 25 euro per una vaschetta da un chilo-5 gusti, 13 euro per mezzo chilo.

Stesso discorso per i brand più famosi, Algida, Motta, Sammontana, Sanson. Basta fare un giro nei supermercati per assistere all’impennata dei prezzi. Ma anche nei bar, soprattutto nelle zone di mare (dove c’è la possibilità di fare un ulteriore aumento). Purtroppo gli sconti o le aggiuntine che può fare un esercente artigianale non sono previsti. Decide l’azienda. Eppure c’è nessuno rinuncia al cornetto cuore di panna anche se è arrivato a 2.40 e passa? Lo sapremo alla fine di questa strana estate.

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