Qualche polemica dopo la Cavalcata sospesa per la pioggia
Doveva essere una grande festa di colori, ma la Cavalcata Sarda si è trasformata in un fuggi fuggi sotto la pioggia e scoppia la polemica. Fin dai giorni scorsi le previsioni meteorologiche davano altissime probabilità di pioggia a Sassari e nel resto della provincia. A voler tirare dritto è stata l’assessore Laura Useri, chè in diverse occasioni si è espressa con toni trionfalistici. Decisamente pessimisti i commenti delle persone che stamane, di buon mattino, hanno raggiunto piazza d’Italia e le strade limitrofe.
“Si sapeva da giorni che sarebbe andata a finire così – afferma un anziano piazzato dietro le transenne di via Roma -. Mi chiedo se a Sassari guardano le previsioni del tempo. Con mia moglie abbiamo fatto diversi chilometri per raggiungere la città e ora siamo costretti ad andare via”.
“Nonostante la pioggia sono voluta arrivare qui dalle 9 – afferma Barbara Cabigiosu, studentessa di Giurisprudenza -. Onestamente mi aspettavo che ci fossero più balli. E alcuni gruppi non si sono nemmeno fermati per fare una foto. Resta comunque una grande festa per Sassari, un punto di riferimento per la Sardegna. Sono stata segnata con la pece, sarà sicuramente un augurio di buona fortuna”.
La preoccupazione maggiore per quanti hanno sfilato è stata rivolta all’integrità dell’abito tradizionale. “A noi un po’ di pioggia non fa niente, ma questi abiti sono molto delicati – si lamentando dai gruppi folk -. Perché ci hanno fatto sfilare sapendo che sarebbe piovuto? Non so se si sarebbe potuto rinviare ulteriormente, ma in questo modo rischiamo di danneggiare i costumi. Una maggior attenzione non avrebbe sicuramente guastato”.
Tra gli operatori della Cavalcata Sarda c’era anche il fotografo Emanuele Canu: “È stata sicuramente una bella festa, ma si poteva organizzare meglio. Per il resto a parlare sono i fatti più delle parole”.