Ancora polemiche sulla Cavalcata Sarda di Sassari.
Nessun taglio ai rimborsi previsti ai gruppi folk che intendono partecipare alla Cavalcata Sarda, ma anzi è previsto un aumento del 10%. Lo specifica l’assessore alla Cultura del Comune di Sassari, Laura Useri, che fa chiarezza sul malcontento che, in queste ore, rischia di rovinare la manifestazione. Diversi gruppi folk hanno espresso il loro dissenso e la polemica si è spostata a Palazzo Ducale, dove la minoranza ha chiesto le dimissioni della Useri.
L’importanza dei gruppi folk.
“I gruppi folk non sono solo importanti per la buona riuscita dell’evento, sono l’evento – afferma Useri -. Sono i costumi, i colori e le tradizioni della nostra terra. È perciò nostra volontà ascoltare le loro perplessità e richieste. Ho il dovere di chiarire che: non sono stati fatti tagli ai rimborsi previsti per i gruppi folk rispetto alle edizioni precedenti, non sono affatto inferiori, al contrario. Per i gruppi partecipanti è stato già previsto un aumento del 10% rispetto a quanto pagato nelle precedenti edizioni. Forse, per onestà di cronaca, sarebbe stato opportuno specificarlo”.
Le rinunce alla Cavalcata Sarda.
Il dissenso continua ad allargarsi e pare sia destinato ad aumentare con il passare delle ore. Ad accendere le polemiche era stato il Gruppo folk Città di Tempio, che ha accusato gli organizzatori di fornire rimborsi spese totalmente inadeguati ed irrispettosi nei confronti dei gruppi. A seguire, il Gruppo folk Balladores di Ollolai insieme al Gruppo folk San Nicola di Sassari avevano inviato una mail ad altri gruppi lamentando i compensi incongrui. L’ultima defezione ieri sera, quando anche il Gruppo folk Janas di Sennori ha annunciato il proprio ritiro.
La riunione della Commissione Cultura.
Durante l’audizione nella Commissione Cultura del Comune di Sassari, l’assessore Laura Useri ha subito un’interrogazione serrata da parte dei consiglieri di minoranza Fabio Pinna e Carla Fundoni riguardo al Capodanno, definito un fallimento. I consiglieri hanno anche sottolineato che la richiesta di audizione era stata presentata immediatamente dopo l’evento che ha salutato l’arrivo del 2023 e hanno chiesto le dimissioni dell’assessore, sottolineando che i 66mila euro spesi sono stati uno spreco. La Useri ha ammesso di aver voluto coinvolgere nel Capodanno più piazze, ma che l’obiettivo di abbracciare quattro diverse zone non è stato raggiunto. Solo una scuola di ballo ha risposto alla manifestazione di interesse per partecipare, offrendosi di coprire tutte le piazze. Tuttavia, l’assessora ha spiegato che si volevano comunque le 4 piazze.
La richiesta di dimissioni.
Sempre ieri, la consigliera Carla Fundoni hanno sollevato la questione della Cavalcata Sarda, in programma il 21 maggio, citando i gruppi, tra cui quello di Tempio Pausania, che hanno deciso di non partecipare perché ritengono il rimborso spese insufficiente. La replica della Useri non si è fatta attendere: “La scelta di un capro espiatorio per un malcontento che, sulla base dello storico dei rimborsi, ha necessariamente origini lontane e precedenti il mio incarico, è ingiusto. Ribadisco il nostro impegno e la nostra disponibilità all’ascolto. Noi ci siamo, io ci sono”.