Sassari si prepara alla Cavalcata sarda
Con largo anticipo fervono a Sassari i preparativi per la 72esima edizione della Cavalcata Sarda. Lo scopo è quello di favorire la promozione turistica della città, incentivare i flussi turistici soprattutto nella bassa stagione. Ma anche favorire le sinergie fra le varie entità territoriali per consentire un maggiore indotto economico.
Per l’edizione del 2023, l’amministrazione comunale, dopo lo spostamento per l’edizione del 2022 della data della Cavalcata a settembre a causa del protrarsi delle restrizioni dovute al periodo pandemico, ha riproposto la data della penultima domenica di maggio, data tradizionalmente dedicata all’evento.
La storia della Cavalcata
La Cavalcata Sarda è il più grande avvenimento del Nord Sardegna, vera e propria esposizione di costumi sardi, circa 3mila, e dei diversi saperi locali dei paesi partecipanti. Nata nel 1899, quale manifestazione in onore della visita dei Sovrani a Sassari, venne ripresa nel 1951 in occasione di un congresso del Rotary Club. E, da allora, quale unica iniziativa senza nessun connotato religioso, si svolge ogni anno nella penultima domenica di maggio.
All’iniziativa parteciperanno i comuni della Sardegna con i loro gruppi folkloristici ed i loro cavalieri. I gruppi saranno orientativamente 60, di cui 40 sono i cosiddetti “Gruppi Storici“, oltre a 20 gruppi di cavalieri. Mentre gli altri 20 gruppi verranno invitati nel rispetto del criterio di rotazione e della equa rappresentanza di tutte le province della Sardegna. Il percorso della sfilata si svolgerà nel centro cittadino.
Complessivamente la spesa per la Cavalcata Sarda è stata di 561mila euro, di cui 332.750 euro dal Comune di Sassari, 213.250 euro stanziati dalla Regione Sardegna e 15mila euro dalla Fondazione di Sardegna. Le spese riguarderanno 200mila euro per l’allestimento di tribune, palco e service, transenne e pedane. Altri 31mila euro per il Piano Sicurezza e 15.650 euro per la direzione artistica e presentatore. Ulteriori 66.850 euro serviranno ai servizi vari di organizzazione dell’evento, tra cui la Siae e 143mila euro per il rimborso spese ai gruppi folk, cori e cavalieri. Infine ben 93mila euro serviranno per la campagna di comunicazione pubblicitaria e altri 11.500 euro serviranno per le polizze.