Sono oltre 300 i partecipanti alla manifestazione “Tende in piazza” a Sassari.
Tutti uniti in piazza d’Italia a Sassari contro le chiusure e il coprifuoco. 74 le tende, oltre 300 i partecipanti per una manifestazione “civile e pacifica”, come definita dai promotori, che dalle 18 di oggi, per 72 ore di fila, fino a venerdì 30 aprile, chiederà la riapertura delle attività economiche e “il ritorno alla vita.”
Banditi no vax e negazionisti dai presenti, regna l’unione di intenti e la condivisione del rischio: “Siamo qua”, dichiara Giuseppe Fadda, uno degli organizzatori di “Tende in piazza”, “per fare una piccolissima disobbedienza civile. Ma dobbiamo farlo perché, se continuiamo così, accampati e in mezzo alla strada ci finiamo sul serio.”
L’autorizzazione ricevuta dalla questura non prevede la violazione del coprifuoco alle 22. “Resteremo lo stesso a dormire'”, afferma Daniele Deiana, un altro promotore della protesta, “se arriveranno le sanzioni le accetteremo”. Deiana, gestore del locale “Le iene”, aggiunge: “Ci sono tutti oggi, dal wedding alla ristorazione alle palestre fino ai dipendenti pubblici e ai consiglieri comunali.” Anche chi ha lo stipendio fisso solidarizza infatti coi comparti in ginocchio, coi titolari degli esercizi e i dipendenti dal futuro incerto tanto quanto come l’arrivo dei ristori: “La cassa integrazione è in ritardo di 4 mesi”, spiega Francesco, barista. “E quello che ci arriva è il 40% dello stipendio. Impossibile viverci.”
Allo stremo sono tutti i partecipanti e in pochi credono alle promesse del governo. Quel governo rappresentato stasera dalle forze dell’ordine che, ai margini della piazza che, nel momento in cui scriviamo, non sappiamo ancora se interverranno, alle 22, per sgomberare i presenti.