Parla lo chef che ha soccorso la piccola Anita: “Da quel giorno non dormo più”

Il primo a soccorrere Anita a Sassari.

È straziato Antonello Casula, da venti anni chef del ristorante Il Giamaranto di via Alghero a Sassari, che lunedì pomeriggio intorno alle 14, è stato il primo a soccorrere la piccola Anita Porqueddu, dopo la sua accidentale caduta dal terrazzo di casa a dieci metri di altezza.

La morte della piccola Anita.

“Quando sono uscito fuori, richiamato dalle voci del padre della bambina Giuseppe che era già con lei e a quelle di un avventore del nostro locale di professione autista, ho visto il padre disperato, che cercava aiuto per sua figlia. Abbiamo chiamato i soccorsi che sono arrivati tempestivamente e nel mentre, tenevo la mano della bambina, che è stata poi trasportata di urgenza all’ospedale. Sono tre notti che non dormo e il mio strazio è quello di tutto il personale che lavora qui con me da tutti questi anni. Sapere poi ieri come sono andate le cose, è stato un duro colpo per tutti”, dice.

Il gesto di Casula è nobile, generoso, coraggioso: l’uomo da tanti anni conosceva i genitori di Anita, che incontrava nel pianerottolo dello stabile nel quale loro vivevano e Casula lavorava. Tra loro un rapporto cordiale da sempre. I gestori del ristorante e tutto il personale ci tengono a manifestare la loro vicinanza alla famiglia Porqueddu e con sincera tristezza e commozione, manifestano la loro partecipazione al dolore per quanto accaduto.

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