Dopo tre anni e mezzo di chiusura le terme di Casteldoria verso la rinascita

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La rinascita delle terme di Casteldoria.

Le terme di Casteldoria, un tempo fiorente meta di turismo termale, sono ormai chiuse da tre anni e mezzo. L’impianto è oggi in stato di abbandono, con i visitatori che si arrangiano con fanghi fai da te e bagni in acque naturali, privi di qualsiasi servizio.

Il bar e il ristorante, un tempo attivi e accoglienti all’interno dello stabilimento, sono ora solo un ricordo. La chiusura della struttura, infatti, non è stata una semplice sospensione temporanea, ma l’epilogo di una lunga vicenda legale che ha visto contrapposti la società di gestione e la Provincia di Sassari, ente proprietario del complesso termale. Al centro del contenzioso, la questione degli oneri di manutenzione, un nodo che ha portato alla paralisi delle attività.

Tuttavia, dopo anni di stallo, qualcosa sembra muoversi. In un recente vertice tra l’Unione dell’Anglona e Bassa Valle del Coghinas e la Provincia di Sassari, è stata presa la decisione di affidare la concessione delle terme al Comune di Santa Maria Coghinas. Una mossa che potrebbe segnare l’inizio di una nuova fase per il rilancio di questo importante sito turistico.

La Provincia, dal canto suo, ha garantito il reperimento dei fondi necessari per finanziare i lavori di ristrutturazione più urgenti, affinché le terme possano tornare a operare e a ospitare visitatori in condizioni di sicurezza e comfort adeguati.

Il primo passo concreto verso questa rinascita potrebbe avvenire già a settembre, quando è previsto un nuovo incontro tra le parti per definire i dettagli dell’intervento. C’è ottimismo, ma anche consapevolezza che il percorso sarà impegnativo. La speranza è che le terme di Casteldoria possano tornare a splendere come un tempo, rappresentando di nuovo un punto di riferimento per il turismo termale in Sardegna e contribuendo allo sviluppo economico del territorio.

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