La seduta nel Consiglio comunale di Sassari.
Una seduta solenne del Consiglio comunale di Sassari per rendere omaggio al Milite ignoto. Un appuntamento alla quale hanno preso parte il prefetto Paola Dessì, il comandante della Brigata Sassari Giuseppe Bossa e il direttore del museo storico della Brigata Sassari Pasquale Orecchioni.
Un messaggio educativo.
“Anche Sassari rende omaggio al milite ignoto concedendogli la cittadinanza onoraria – ha esordito il presidente del Consiglio comunale, Maurilio Murru -. È una figura simbolica, che rappresenta tutti i militari caduti, persone cui la guerra ha tolto tutto. Anche il nome. Dobbiamo rilanciare un messaggio educativo, in particolare ai giovani”.
L’importanza del ricordo.
Una storia politica connessa al ricordo, quella del sindaco Nanni Campus, che ha sottolineato le iniziative poste in essere da senatore per scongiurare la soppressione della Brigata Sassari: “Si rischiò di sciogliere la Brigata Sassari e grazie al mio intervento riuscì a scongiurarne la chiusura. Non meno importanti gli alberi di corso Vico, che rappresentano ciascun caduto, e che rischiavano di essere sfregiati dagli interventi per la realizzazione della metropolitana di superficie”.
I militi ignoti.
Esordio pubblico per il prefetto, che ha ricordato i militi ignoti di oggi. “La celebrazione di oggi porta indietro a 100 anni fa, quando una madre dovette scegliere tra le bare il milite ignoto. Il pensiero va all’esercito, alle forze di polizia, ma anche ai medici e operatori sanitari, che sono i militi ignoti odierni”, ha affermato la Dessì.
La conclusione.
“Oggi concludiamo simbolicamente le celebrazioni del Milite ignoto con il conferimento della cittadinanza onoraria, in questa splendida città, sede della Brigata Sassari – ha marcato il comandante Bossa -. Una storia di dolore e amore, di un soldato senza nome divenuto punto di riferimento per la Patria e idealmente del concetto di unità nazionale”.
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