Cocaina nascosta nei libri, reati prescritti per dieci imputati a Sassari

Cocaina Sassari

Il processo sul traffico di cocaina a Sassari.

Arrivava a Sassari nascosta dentro i libri, spediti per posta da Napoli, la cocaina sequestrata nell’ambito di un’indagine avviata nel 2016 dai carabinieri del nucleo investigativo. Una droga ad altissima purezza – fino all’83% – che, una volta tagliata, veniva venduta al dettaglio anche a 120 euro al grammo. A gestire la distribuzione, secondo le indagini, era un’organizzazione che agiva tra Sassari e provincia.

Il traffico venne alla luce nel luglio 2016, quando i militari fecero irruzione nell’abitazione di una casalinga sassarese, insospettabile destinataria dei pacchi postali. All’interno di uno dei libri venne trovato un panetto di cocaina. La donna riceveva regolarmente la merce, mentre qualcuno da Napoli si occupava delle spedizioni, compilando ogni volta le distinte con nomi di fantasia.

A ottobre del 2018 scattarono gli arresti: sette le persone finite in manette, ma il numero degli indagati era molto più ampio. Alcuni scelsero il rito abbreviato, altri – undici in tutto – preferirono affrontare il dibattimento.

Il processo, celebrato davanti al collegio del tribunale di Sassari, si è concluso con una sentenza di non luogo a procedere per dieci imputati. I reati a loro carico sono infatti risultati prescritti. Per una sola imputata, una donna, il procedimento andrà avanti: su di lei pende l’accusa di associazione a delinquere.

La prossima udienza è stata fissata per il 3 luglio, quando è attesa la discussione del pubblico ministero e della difesa. Intanto, nel gennaio 2022, il giudice dell’udienza preliminare di Cagliari aveva già inflitto complessivamente quasi sessant’anni di carcere ai sette imputati che avevano scelto il rito abbreviato.

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