Festeggiata ieri dalla comunità senegalese di Sassari la vittoria in Coppa d’Africa
Festa grande ieri in piazza d’Italia per la comunità senegalese di Sassari riunitasi sotto la statua di Vittorio Emanuele per celebrare la vittoria calcistica di domenica scorsa in Coppa d’Africa. “E’ la prima volta – afferma Fiore, nel capoluogo turritano da diversi anni – in 65 anni che vinciamo. Siamo felicissimi!” A fare le spese dei “Leoni d’Africa” l’Egitto dell’attaccante del Liverpool Salah sconfitto ai rigori dopo i tempi supplementari. “Nella squadra – dice Assan – c’è anche un ‘italiano’, il difensore del Napoli Koulibaly”. Sono tre le generazioni di senegalesi, presenti ieri in piazza, che vivono da tempo nel capoluogo turritano. Da chi è arrivato nei primi anni ’90 a chi ormai è nato qui e frequenta le scuole del posto, da San Donato alla n° 4 in via Pavese alla n° 2 in via Cossiga.
Il presente è complicato dal punto di vista lavorativo per i giovani e i meno giovani come ci raccontano: “Facevo la cameriera e ora sono disoccupata”, “Io ero una badante, adesso sono ferma”. E poco lontano Mor cerca di vendere accendini davanti al bar sotto i Portici ricavando certo una cifra non considerevole. Tutto questo però non frena l’entusiasmo per il trionfo di Yaoundè in Camerun dove si è svolta la finale con gli egiziani. “Volevamo festeggiare – ci confida uno di loro – già domenica notte ma era troppo tardi così abbiamo rinviato”. Ritrovandosi grazie all’organizzazione delle ventenni Asitou, Mamy e Salla in piazza d’Italia tra cori, danze e suoni di tamburo.
“A Sassari ci troviamo benissimo”, confida Aisha, pivot della Dinamo 2000 ed ex Sant’Orsola, fan dei cestisti Marco Spissu e Stefano Gentile. Qualcuna sembra apprezzare anche i sassaresi. “Spero di sposarne uno – dichiara una – sono bravi e belli”. Intanto cresce la musica delle percussioni e i canti in wolof, la lingua senegalese. L’allegria è trascinante e coinvolgente: “Noi offriamo ‘teranga’, cioè gentilezza e accoglienza”. Resta un unico, piccolo rammarico: “Quando gli azzurri hanno vinto gli europei – ricorda Fiore – noi eravamo in piazza Tola a urlare con gli italiani. Ci sarebbe piaciuto che ci fosse qualcuno di voi stasera a ricambiare”. Poi si allontanano, ognuno diretto verso le proprie case, tra il centro storico e Monte Rosello, continuando a celebrare una vittoria indimenticabile.