A Sassari i contagiati tornano a salire.
Il Comune di Sassari non fornirà alcun dato giornaliero sui casi di positività al coronavirus. A differenza di altri sindaci, il capoluogo del nord Sardegna lascia il compito all’Ats, unico ente preposto alla comunicazione. Questo per evitare un caos informativo che dia l’impressione di un numero maggiore di casi.
“A luglio abbiamo avuto 0 positivi. Poi, il 31 dello stesso mese, un caso ad Olbia e il giorno dopo a Sassari. E, ancora, fino all’8 agosto, niente positivi mentre i primi segnali di sbandamento li abbiamo registrati a partire dal 10 agosto. Questo a causa di un afflusso turistico determinato in Gallura non tanto dai ristoranti, quanto dai luoghi di aggregazione tipo Billionare, Phi Beach o la discoteca Ambra – ha affermato il sindaco, Nanni Campus -. Ad oggi, infatti, contiamo 56 positivi in isolamento domiciliare, tutti di rientro. Di questi, sono 4 in rianimazione e altri 20 ricoverati. Numeri pesanti per il reparto di Malattie infettive che ha saturato la capienza”.
A Sassari sono 56 i positivi al coronavirus in isolamento, 20 le persone ricoverate
Campus ha ricordato che fino a metà agosto i positivi erano 2 e nessuno in regime di isolamento domiciliare. La preoccupazione per l’aumento dei casi, tuttavia, rimane. Tanto che viene paventata l’ipotesi di chiedere alla Regione l’apertura di un nuovo padiglione. Pesante, inoltre, il numero dei degenti in rianimazione che rischia di compromettere il soccorso per quanti sono affetti da altre patologie.
Una situazione che rischia di diventare pesante per l’Aou, secondo il sindaco, che ha ricordato come Sassari, nei mesi della tragedia, sia stata capace di proteggersi e proteggere. Ragion per cui, in un momento difficile come il presente, è necessario alzare la guardia senza alcun allarmismo.