I consiglieri paperoni del Consiglio comunale di Sassari.
di Piero Garau
A Sassari, i redditi dichiarati dai membri del Consiglio Comunale per il 2024 offrono uno spaccato interessante sulle diverse realtà economiche dei rappresentanti politici. Tra loro, il sindaco Giuseppe Mascia si colloca in una posizione intermedia con un reddito di 21.216 euro, una cifra che rispecchia l’impegno amministrativo del primo cittadino.
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Vanni Azzena e Carlo Sardara i consiglieri paperoni di Sassari.
Il record appartiene a Giovanni Azzena, imprenditore e figura di spicco della politica locale, che guida la classifica con un reddito di ben 349.926 euro. Subito dietro di lui si colloca Carlo Andrea Sardara, che dichiara un reddito di 319.200 euro, consolidando la sua posizione tra i rappresentanti più influenti dal punto di vista economico.
I redditi più elevati.
Tra i redditi più elevati spiccano anche quelli di Mariano Brianda, con 165.474 euro, e Nicoletta Puggioni, che supera i 70.569 euro, seguiti da Chiara Maria Regina Mura, con 67.614 euro, e Giovanni Dessole, che dichiara 49.086 euro. Questi rappresentanti, pur con cifre nettamente inferiori rispetto a quelle di Azzena e Sardara, dimostrano come una solida carriera professionale possa influenzare il profilo economico dei consiglieri. Il rovescio della medaglia vede consiglieri con redditi molto più contenuti, come Laura Careddu, con 3.875 euro, e Maria Francesca Dau, che si ferma a soli 3.396 euro, rappresentando la fascia più modesta del panorama politico locale.
Oltre ai redditi, il Consiglio comunale di Sassari presenta differenze anche nei patrimoni immobiliari dichiarati. Vanni Azzena, deve la sua “ricchezza” al possesso di patrimonio immobiliare decisamente notevole, con un numero massiccio di immobili di proprietà. La fotografia del Consiglio comunale di Sassari, offre diverse realtà economiche che convivono nella politica locale. Da una parte Azzena e Sardara due figure economicamente dominanti, anche rispetto ai redditi dei consiglieri regionali, dall’altra il resto dei consiglieri comunali che evidenzia redditi e patrimoni decisamente più contenuti.