Il ritrovamento dell’auto rubata a Sassari.
La presenza di una macchina con i vetri appannati ha insospettito una pattuglia della compagnia barracellare di Sassari che, lunedì notte, si trovava a perlustrare la zona di La Crucca-Baiona. All’inizio si è pensato ad una coppia focosa, non è raro, infatti, trovare amanti all’interno delle auto che si scambiano effusioni, ma la realtà era un’altra.
Il giro dei barracelli.
Intorno all’una della notte tra lunedì e martedì, gli uomini all’interno della pattuglia della compagnia barracellare hanno notato una vettura con i vetri appannati. Se inizialmente hanno pensato alla solita coppietta, il sospetto che potesse trattarsi di altro si è fatto sempre più evidente nel prolungarsi della presenza.
L’avvicinamento.
Insospettiti, i barracelli hanno puntato la pila verso l’interno. E hanno notato il blocco spaccato e i sedili spaccati, come se fossero serviti per caricare materiale. Presa la targa, gli uomini al comando del capitano Giuseppe Solinas, hanno contattato la polizia di Stato che, pochi minuti dopo, è arrivata sul posto confermando che si trattasse di un’auto rubata poche ore prima.
L’epilogo.
Contattato il proprietario della vettura, è giunto in men che non si dica accompagnato dai figli. La gioia per l’auto ritrovata ha lasciato il posto ad un pizzico di amaro per i danni arrecati. Ringraziati anche i barracelli, che hanno operato nella zona per oltre un’ora, il proprietario è ritornato a casa felice per l’epilogo.