I sintomi e le precauzioni.
La Conferenza dei Rettori italiani delle Università ha diffuso una nota che fa chiarezza su sul Coronavirus.
“In questi giorni – dichiara Aldo Manzin, docente di Microbiologia clinica dell’Università di Cagliari – la paura e le reazioni emotive rischiano di diffondersi più velocemente di quanto stia facendo il nuovo coronavirus 2019-nCoV, alimentate anche dalle notizie che appaiono giornalmente sui media. Ritengo pertanto opportuna la nota tdell’università. Si tratta di poche ma chiare indicazioni sulla natura del virus e dell’infezione correlata, e sulle norme precauzionali e comportamentali da adottare per limitare al massimo la diffusione dell’infezione. L’invito, che sottoscrivo, è pertanto quello di fare le cose giuste, di informarsi nelle sedi competenti (ignorando siti e fonti complottisti) e di fidarsi del personale sanitario e degli scienziati che stanno lavorando seriamente e al meglio delle loro possibilità per contenere l’epidemia”.
CORONAVIRUS 2019-nCoV cosa c’è da sapere.
Si tratta di un nuovo coronavirus responsabile di una malattia respiratoria identificata per la prima volta nella città di Wuhan nella provincia di Hubei in Cina. Le Autorità sanitarie cinesi hanno già riportato migliaia di casi in diverse parti del Paese.
I Coronavirus sono in grado di infettare diverse specie animali domestici e selvatici. I coronavirus animali possono infettare le persone come già accaduto per MERS e SARS e possono poi trasmettersi da persona a persona.
I dati della caratterizzazione genetica del Coronavirus 2019-nCoV hanno dimostrato che si tratta di un betacoronavirus, come MERSV and SARsV, con una possibile origine nei pipistrelli.
Le risposte all’epidemia di Coronavirus 2019-nCoV
Come ci si può infettare?
La diffusione da persona a persona si pensa possa avvenire principalmente attraverso goccioline respiratorie prodotte quando una persona infetta tossisce o starnutisce, in modo simile a come si diffondono l’influenza e altri agenti patogeni respiratori. Analogamente a SARS e MERS, la diffusione tra le persone avviene attraverso contatti ravvicinati.
Quali sono i sintomi?
Le infezioni confermate da 2019-nCoV possono provocare una sintomatologia da lieve (80% dei casi), a severa (20% dei casi) con esiti letali (2% dei casi).
I sintomi possono comparire da 2 a 14 giorni dopo l’esposizione e includono:
- Febbre
- Tosse
- Difficoltà respiratoria
Come prevenire l’infezione?
L’Organizzazione Mondiale della salute raccomanda le seguenti precauzioni e misure igieniche:
- Lavare spesso le mani con gel disinfettanti o con acqua e sapone;
- Quando si tossisce e si starnutisce, coprire la bocca e il naso con un gomito o un fazzoletto, gettare via immediatamente i fazzoletti e lavarsi le mani;
- Evitare il contatto ravvicinato con chiunque abbia la febbre e la tosse.
- In caso di febbre, tosse e difficoltà respiratorie, rivolgersi tempestivamente a un medico e riferire agli operatori sanitari di eventuali viaggi nelle settimane precedenti.
Ci si può recare in Cina?
Il Governo italiano ha deciso di sospendere temporaneamente tutti i viaggi previsti in Cina, fino a nuovo avviso.
La ragione principale di questa decisione non è solo il rischio di infezione da 2019-nCoV, ma anche la natura imprevedibile dell’epidemia, il rischio associato di disordini sociali nelle aree colpite o le restrizioni di quarantena, che potrebbero rendere impossibile il ritorno a casa.
Cosa si raccomanda alle persone di ritorno dalla Cina.
In caso di sintomatologia (febbre, tosse, difficoltà respiratoria):
Rivolgersi immediatamente al personale medico o chiamare il numero verde 1500 attivo presso il Ministero della Salute.
Ridurre al minimo i contatti con altre persone e non frequentare posti affollati.
In assenza di sintomi:
Tenere monitorata la temperatura corporea giornalmente. In caso di rialzo termico contattare immediatamente il numero verde.