L’Argentiera potrebbe avere il suo oro, scatta la corsa al litio

All’Argentiera scatta la corsa al litio.

Nelle rocce e nelle acque della Sardegna si potrebbe nascondere il litio. Soprattutto nella provincia di Sassari dove, nella zona dell’Argentiera, sono presenti concentrazioni anomale. Il minerale viene utilizzato nelle batterie, come nel caso delle auto elettriche, ma anche in medicina. Con risultati eccellenti.

La Sardegna regione inesplorata.

L’isola, al momento, resta una delle regioni inesplorate da questo punto di vista, ma qualcosa sembra muoversi nell’ultimo periodo. Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ipotizza che, laddove vi siano giacimenti di idrocarburi, lì potrebbe esserci un giacimento di litio.

La ricerca del litio.

Per scoprirlo occorrono ricerca e investimenti a lungo termine, visto che di zona in zona ci si trova davanti ad un nuovo scenario. In alcuni territori il litio si trova nelle rocce, mentre in altri nei liquidi a profondità, fino al punto nella quale la temperatura arriva a oltre 300 gradi.

L’utilizzo del minerale.

L’utilizzo è molteplice. Le batterie al litio, ad esempio,  offrono prestazioni migliori rispetto a quelle al piombo. La maggiore profondità di scarica, superiore del 30% rispetto al piombo, e la capacità di sostenere senza cedimenti i massimi sforzi permettono di erogare una potenza maggiore. Vengono usate dai telefonini fino alle auto elettriche. Per queste ultime il cui mercato registra una impennata dei prezzi. In medicina, invece, viene utilizzato per trattare e prevenire episodi maniacali in chi è affetto da disturbo bipolare. La sua mancanza nell’organismo può provocare stanchezza, insonnia, dimagrimento o ingrassamento.

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