Corso queer a Sassari, la ministra Bernini: “C’è libertà di insegnamento”

Le dichiarazioni della ministra Bernini sul corso queer a Sassari.

Il corso di teorie queer all’Università di Sassari fa ancora discutere. La ministra dell’Università, Anna Maria Bernini, ha sottolinato l’importanza di bilanciare la libertà di insegnamento con la tutela della dignità delle persone e condannando ogni forma di discriminazione.

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Il Ministero dell’Università ha avviato le istruttorie e sta monitorando con i rettori le situazioni emerse in relazione a corsi universitari come l’esame “Teorie queer e di genere” all’Università di Sassari e un laboratorio dedicato ai giovani trans presso l’Università Roma Tre. Se venissero individuati profili di reato, saranno informate le autorità giudiziarie.

La ministra ha dichiarato che qualsiasi forma di discriminazione deve essere condannata e ha ricordato che l’articolo 33 della Costituzione sancisce la libertà di insegnamento e garantisce l’autonomia universitaria, pur sottolineando che tali libertà devono essere bilanciate con la tutela della dignità delle persone.

Riguardo al corso svoltosi nei mesi scorsi all’Università Roma Tre, è stato verificato che non sono stati impiegati fondi pubblici. Bernini ha sottolineato l’importanza di un dialogo su temi come l’orientamento sessuale e il pluralismo di genere, evidenziando la necessità di evitare percorsi ideologici che possano creare pressioni sui minori o favorire situazioni discriminatorie.

La ministra ha concluso ribadendo la necessità di garantire la qualità della formazione universitaria, promuovere la circolazione delle idee e assicurare che nessuno sia vittima di abusi o discriminazioni. L’intervento è avvenuto in risposta a un’interrogazione parlamentare dell’onorevole Sasso (Lega) durante il question time alla Camera.

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