A scuola con le mascherine, negli ospedali senza tampone, le nuove tendenze riguardo al Covid.
Oggi sono state rese note due diverse attitudini nei confronti del Covid che sembrano in contrasto tra loro, l’abolizione dell’obbligo di tamponi per chi accede ai pronto soccorsi, e la distribuzione gratuita di mascherine a scuola. Pur con una ripresa dei contagi di Covid sempre crescente, considerata la scarsa pericolosità del virus attuale, ritenuto come un’influenza, il governo ha compiuto un altro passo, decisivo, verso il ritorno alla normalità post pandemia. Una nuova circolare del ministero della Salute, firmata dal responsabile della prevenzione Francesco Vaia, ha stabilito che per entrare nelle Rsa e nei pronto soccorsi non sarà più obbligatorio il tampone a caccia di asintomatici portatori del virus. Sarà ancora obbligatorio solo per chi mostra sintomi influenzabili o associabili in ogni caso al Covid. A tutela dei degenti.
Vaia ha assicurato che il Governo intende potenziare, d’altra parte, la prevenzione, sia incentivando i comportamenti virtuosi dei cittadini che attraverso la protezione delle persone fragili, anziane o con patologie. In quest’ottica, il governo prevede una nuova campagna vaccinale specifica per questi soggetti su base volontaria.
Cade l’obbligo dei tamponi, ma a scuola si distribuiremo le mascherine.
Proprio nello stesso giorno della circolare del governo sull’esclusione dell’obbligo dei tamponi contro il Covid, l’associazione dei presidi ha lanciato l’allarme relativo al rischio di un nuovo rapido diffondersi del virus a scuola, vista la crescita della curva di contagio.
“L’indicazione che arriva dai presidi, professori e bidelli è quella di evitare gli assembramenti degli alunni, soprattutto in questi primi giorni di scuola. In molte scuole poi a chi lo chiederà distribuiremo le mascherine utilizzando le tantissime scorte che ci furono date durante la fase critica della pandemia. Stessa cosa avverrà con il gel disinfettante“, ha annunciato Mario Rusconi dell’associazione presidi, in relazione al rapido aumento dei contagi di Covid che si sta registrando in questi ultime settimane in Italia. La misura di prevenzione Covid a scuola sembra in controtendenza rispetto all’abolizione di obbligo dei tamponi all’ingresso dei pronto soccorsi.
Necessario ristrutturare le scuole.
“L’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale è consigliato ai docenti e alunni con fragilità. Il nostro è un invito in quanto l’utilizzo non è obbligatorio – prosegue Rusconi -. Mi sento, poi, in dovere di lanciare un appello agli enti affinché siano più solleciti nei lavori di ristrutturazione negli istituti scolastici. Avere classi con 27-28 alunni, in ambienti non grandi, non può che favorire la trasmissione di qualsiasi virus. Sarebbe, infine, prezioso che le scuole potesse riottenere quegli spazi. Molti di questi sono oggi adibiti ad appartamenti dove spesso vivono figli o nipoti di bidelli oramai morti. Nella sola Roma sono 500, ma la situazione è simile anche in realtà come Napoli e Bari”.