Covid, cosa sappiamo della nuova variante KP.2, lo studio dell’ Università di Sassari

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Il nuovo studio dell’Università di Sassari sulla nuova variante di Covid.

La nuova variante di Covid KP.2 è stata al centro di una ricerca condotta dai ricercatori dell’Università di Sassari e dell’Università Campus Bio-Medico di Roma coordinati da Fabio Scarpa e Massimo Ciccozzi.

La nuova variante del Covid KP.2 è stata identificata la prima volta in India a gennaio. A fine aprile è diventata dominante negli Stati Uniti superando la variante JN.1, fatto che ha creato un certo timore di una nuova pandemia. Ma per i ricercatori dello studio delle Università di Sassari e Roma non è un pericolo reale. Questo in quanto non ci sarebbero prove del fatto che si tratti di una variante preoccupante dal punto di vista della pericolosità.

La precedente variante JN.1 è capace di resistere agli anticorpi creati dalla vaccinazione o da una precedente infezione. Non ci sono prove che le stesse mutazioni della proteina Spike abbiano interessato anche la nuova variante. Inoltre, non è il caso di fare allarmismo in anticipo. Anche perché, come riporta L’Unione Sarda, la capacità del virus di contagiare e di resistere agli anticorpi non è per forza associata a una maggiore pericolosità.

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