Crisi del commercio a Sassari: “Anche coi saldi vincono gli acquisti online”

Saldi e crisi del commercio a Sassari, Giuseppe Boccia presidente Confesercenti Sassari

I saldi e la crisi del commercio a Sassari.

I saldi invernali a Sassari stanno registrando numeri positivi, ma non entusiasmanti come negli anni passati, con i commercianti che si trovano a fare i conti con una nuova realtà. Se da un lato c’è ancora interesse per gli sconti, dall’altro si sta osservando una crescente preferenza da parte dei consumatori per gli acquisti online, fenomeno che sta mettendo a dura prova il commercio tradizionale.

Giuseppe Boccia, presidente di Confesercenti Sassari, analizza con realismo la situazione dei saldi, spiegando che purtroppo la tendenza non è delle migliori. “Anche se i saldi vanno generalmente bene, non possiamo ignorare che l’e-commerce ha avuto un impatto molto forte sulle vendite nei negozi fisici. Molti consumatori preferiscono acquistare online per comodità, evitando di spostarsi per negozi e approfittando di sconti simili o anche più vantaggiosi. Questo sta sicuramente influenzando l’andamento dei saldi”, commenta Boccia.

Il fenomeno del commercio online, già esploso negli ultimi anni, ha conosciuto una spinta notevole durante e dopo la pandemia, facendo diventare l’acquisto virtuale una pratica sempre più diffusa. Molti negozi di Sassari, soprattutto quelli più piccoli, hanno dovuto adattarsi a questa nuova realtà, cercando di potenziare la loro presenza digitale per attrarre i consumatori. Tuttavia, per i commercianti locali, è difficile competere con la vastità di scelta e la convenienza degli e-commerce globali.

“In provincia di Sassari, come nel resto d’Italia, i saldi invernali sono un appuntamento fondamentale per il commercio, ma le dinamiche stanno cambiando. In città vediamo comunque una discreta affluenza, anche se non paragonabile agli anni pre-pandemia. La concorrenza dell’online è forte, ma non bisogna dimenticare che i negozi fisici offrono una qualità del servizio che non può essere replicata facilmente come la possibilità di provare i capi, la consulenza personalizzata e il piacere dell’acquisto in un negozio”, prosegue Boccia.

Tuttavia, l’analisi di Confesercenti non si limita a questa semplice osservazione: il presidente ha suggerito anche una proposta interessante per cercare di contrastare l’effetto negativo che l’e-commerce ha sui saldi tradizionali. “Una delle proposte su cui stiamo riflettendo con Confesercenti nazionale è quella di posticipare la data d’inizio dei saldi, in particolare quelli invernali, fino alla fine di gennaio o addirittura a febbraio. Con il clima mite che caratterizza i mesi di dicembre e gennaio, i consumatori si trovano a fare i conti con temperature ancora alte, che non invogliano all’acquisto di abbigliamento pesante. Posticipare i saldi potrebbe significare un migliore avvio per le vendite, un’opportunità per rivitalizzare il commercio al dettaglio”, spiega Boccia.

La proposta di Confesercenti nazionale si inserisce in un contesto più ampio di riflessione sulla sostenibilità dei saldi invernali, che potrebbero beneficiare di una distribuzione temporale più favorevole per i consumatori e i commercianti. Non è infatti un segreto che i saldi abbiano sempre avuto un impatto decisivo sull’economia del commercio al dettaglio, ma con il cambiamento delle abitudini di acquisto, è necessario adattarsi alle nuove necessità del mercato.

A Sassari, dunque, nonostante le difficoltà, i negozianti continuano a lavorare con impegno per cercare di attirare i clienti, offrendo esperienze d’acquisto sempre più innovative e mirate. L’auspicio è che, con il sostegno di iniziative come quella proposta da Confesercenti, il commercio fisico possa ritrovare la sua forza, cercando di bilanciare le sfide imposte dal mondo digitale. “C’è ancora speranza per il commercio al dettaglio tradizionale, ma è necessario che ci siano politiche di supporto per le piccole realtà locali – conclude Boccia -. L’innovazione, unita a una proposta di saldi più strategica, potrebbe rappresentare la chiave per il rilancio”.

Condividi l'articolo