La crisi dei medici di base colpisce anche Sassari: “Non c’è il ricambio dei giovani”

Anche a Sassari cala il numero dei medici ci base, l’Ordine: “Non c’è il ricambio”

La Società italiana di medicina generale lancia l’allarme sulla crisi dei medici di base: il problema riguarda anche Sassari. “È vero, purtroppo, è un problema che non riguarda solo i piccoli centri” ma anche città come Sassari”, conferma il presidente dell’Ordine dei medici di Sassari, Nicola Addis.

“La realtà sarda è quella di una popolazione over 14 di un milione 400mila abitanti circa per la cui presa in carico mancano più di 500 medici di Medicina generale – ha spiegato il segretario Simg Sardegna, Carlo Piredda -. La novità di questi ultimi mesi è che i medici di famiglia iniziano a mancare anche nelle grandi città come Cagliari e Sassari, cosa mai verificatasi in passato”. Non solo, entro il 2026 ci saranno oltre 300 pensionamenti. “L’età media dei medici sardi, – ha detto Piredda – è tra le più alte in Italia, che a sua volta presenta la classe medica più anziana d’Europa”.

I giovani non vogliono fare la medicina di base, non vengono assegnate le borse di studio – spiega Nicola Addis -. Sono tanti gli ambiti su cui intervenire per invertire la tendenza. I medici lamentano l’eccessiva burocratizzazione, che sottrae tempo al contatto col paziente. Bisognerebbe affiancare un amministrativo e un infermiere per consentire al medico di fare il suo dovere”. Se i medici di famiglia sardi sono tra i più anziani, c’è da aggiungere che sono anche tra i meno pagati d’Europa. “Serve un riconoscimento economico. Ci sono medici che per arrivare al massimale devono operare in 4-5 paesi. Con grande dispendio di energie, non solo fisiche. I Comuni potrebbero mettere a disposizione almeno le sedi – conclude il presidente del medici sassaresi -. I giovani scelgono altre strade e manca il ricambio generazionale nella medicina generale”.

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