I Progressisti chiedono l’intervento della Regione sul caso Nobento
I Progressisti chiedono che la Regione intervenga nella trattativa tra la società Nobento di Alghero e il Ministero per la cassa integrazione dei dipendenti. C’è un’interrogazione, con primo firmatario il vice presidente della Commissione consiliare Attività Produttive, Gian Franco Satta. I Progressisti chiedono al presidente Solinas e all’assessore al Lavoro “se non ritengano doveroso sostenere le istanze della Nobento SpA, presso il Ministero – si legge -. In modo da tutelare i lavoratori e scongiurare quello che potrebbe rivelarsi una vera e propria bomba sociale per il territorio del nord-ovest della Sardegna”.
L’intervento di Gian Franco Satta
“Prendo atto delle dichiarazioni rese a mezzo stampa dalla Nobento SpA – commenta Satta -. E non posso fare a meno di condividere le preoccupazioni che si levano da più parti, in primis dai lavoratori. Il fatto che l’azienda abbia illustrato un piano industriale che prevede l’ammodernamento delle linee produttive e addirittura un incremento occupazionale è certamente una buona notizia per il prossimo futuro. Ma oggi è necessario mettere in sicurezza centinaia di persone che altrimenti si troverebbero sulla strada da un giorno all’altro. Una realtà industriale come questa, che già oggi conta oltre 300 addetti, per la nostra isola è qualcosa di eccezionale e la politica sarda non può stare in disparte rispetto alle richieste avanzate dalla società. Anzi deve sostenerle politicamente nei tavoli Ministeriali affinché si possa giungere a un accordo che salvaguardi prima di tutto i posti di lavoro”.
“L’ammodernamento delle linee produttive che, come si legge nei comunicati aziendali, prevede investimenti tecnologici per circa 20 milioni di euro, probabilmente sarebbe stato programmato in altro modo. Se le richieste di mercato non avessero subito una flessione repentina come quella verificatasi a seguito della cancellazione della misura del bonus 110. Un aspetto che è stato denunciato a più riprese anche dal nostro gruppo e che, siamo certi, investirà molte altre realtà in tutto il Paese. Ora, è dovere della politica sarda sostenere le aziende locali che vogliono correre ai ripari. Per continuare a essere competitive sul mercato rispetto alle nuove condizioni e necessità, garantendo in primo luogo la salvaguardia del lavoro e la stabilità economica di centinaia di famiglie”.
L’interrogazione in Consiglio regionale
“Per queste ragioni, insieme ai colleghi del gruppo Progressisti, abbiamo presentato un’interrogazione al presidente Solinas e all’assessora Lai. Chiedendo di mediare presso il Ministero del Lavoro – conclude Gian Franco Satta -. Affinché si possa raggiungere un accordo che vada incontro alle esigenze dei lavoratori e dell’Azienda, evitando quello che potrebbe rivelarsi un disastro sociale per l’intero territorio del nord Sardegna. E abbiamo interessato anche la deputata Francesca Ghirra che interverrà a livello parlamentare per sollecitare una fattiva soluzione della questione”.