I dati sul turismo ad Alghero nel 2023.
Alghero sempre più meta del turismo. Crescono i dati nel 2023, secondo una recente ricerca di Eager Analytics,prima app turistica in Sardegna per download e sistema di prenotazione di diversi siti d’interesse in Sardegna. Nel report “Sardegna HoS Trend di Viaggi”, la città catalana è la terza destinazione dopo Cagliari e Olbia come crescita.
Nell’Isola ad attrarre il turismo sono soprattutto Cagliari e Alghero. Barumini e Tharros sono invece le tappe culturali preferite, mentre Santa Cristina e Nora sono in crescita. Cambia anche la stagionalità rispetto all’anno precedente. Le persone vengono in Sardegna, e quindi anche in Gallura, anche negli altri mesi dell’anno, come l’autunno. Complice anche l’allungamento dell’estate dal punto di vista climatico.
“Un’altra caratteristica dell’anno appena passato è la stagionalità “leggermente cambiata rispetto all’anno precedente, – spiega Carlo Gaspa, CEO di Eager – con performance autunnali migliori dove – complice il bel tempo – in tanti hanno continuato ad andare al mare, combinando il mare con la visita di siti naturali e all’aria aperta e di quelli culturali. Tutto questo porta ad un maggiore movimento per il turismo culturale e attivo”. Crescono gli spostamenti autunnali del 5,67%.
C’è una crescita dell’interesse culturale (4,3%), enogastronomico (1,1%) e del turismo attivo (4,2%), che prevalgono su quello balneare. Nel 2023 la domanda turistica annua è cresciuta appena dell’1,08% rispetto al 2022: in estate i turisti che non hanno rinunciato alla Sardegna, in percentuale quasi invariata rispetto al 2022 (+0.68%), hanno risparmiato di più con un calo del -4,12% delle spese per ristoranti, attrazioni, shopping.
Questa tendenza negativa coinvolge soprattutto Alghero, che vede una diminuzione della spesa turistica del -10,24%. “Il dato sulla spesa può essere ricondotto agli effetti dell’inflazione – continua Carlo Gaspa – praticamente le persone non rinunciano a viaggiare, ma tagliano sulle spese di alloggio, ristorante, etc… soprattutto quando lo spostamento è prolungato. Nel caso invece di brevi spostamenti, come in occasione di eventi come Capodanno, la spesa è addirittura aumentata”.
Nella top 10 delle mete più in crescita dell’anno ci sono soprattutto quelle della Gallura, Olbia San Teodoro e Palau. Eager Analytics, sulla base delle analisi di “Heart of Sardinia” (HoS), prima app turistica in Sardegna per download e sistema di prenotazione di diversi siti d’interesse in Sardegna, ha elaborato i nuovi dati sul turismo.
Successo di turisti per il Capodanno di Alghero e Castelsardo.
Alghero con Olbia sono state le città più visitate tra la notte di San Silvestro e Capodanno. La città catalana, con una crescita del 1018% si conferma come il centro dello shopping nell’ultimo periodo di vacanze.
Male il Capodanno di Castelsardo, che nel complesso hanno ottenuto valori piuttosto al di sotto della media con +103% a fronte di un aumento del numero di visitatori e del +435% e +160% della spesa (intesa come ristoranti, bar, shopping, attrazioni…).
“Chiaramente le performance del Capodanno riflettono le strategie adottate, oltre che dei posti letto. Quello che ci ha incuriosito quest’anno, – prosegue Gaspa – è rilevare performance comunque diverse tra comuni di grandi dimensioni, tra visite e spesa turistica, e la presenza di Castelsardo tra queste tipicamente una destinazione estiva. Inoltre, un’altra caratteristica da considerare è la durata del viaggio di Capodanno che – mediamente – inizia 72 ore prima – in questo caso complice anche il weekend -, e termina solo 24 ore dopo. Un tema su cui si potrebbe lavorare creando un calendario di eventi più lungo”.
L’84% degli spostamenti turistici si concentra si concentra su una superficie sempre più ridotta – poco più dell’11% del territorio
Nonostante i buoni risultati stagionali dell’autunno e in alcune parti dell’isola anche nell’estate, l’84% degli spostamenti turistici in Sardegna continuano a concentrarsi su una porzione di territorio circoscritto e limitato. 2814 km², ossia solamente l’11,68% del territorio viene visitato per finalità turistiche (laddove presente un sito di interesse). Un dato peggiore di quello del 2022, che era del 12,48% e persino del 2021, che era del 12,40%.