Riaprono i parchi, sì allo sport, ma spostamenti ancora vietati. Incertezza sul turismo: le novità che riguardano la Sardegna

Le novità del decreto del governo sul coronavirus.

Il tanto atteso decreto del governo Conte per la fase 2 è arrivato. Entrerà in vigore dal 4 maggio, ma non sarà un liberi tutti, come si era sperato. Innanzitutto, continuano ad essere vietati gli spostamenti tra regioni diverse, che per la Sardegna vuol dire porti e aeroporti ancora a scartamento ridotto e rinviata la possibilità di pianificare la stagione estiva.

Una stortura avvertita dallo stesso premier, che per il turismo ha promesso ulteriore sostegni. Non si sa se saranno contenuti nel nuovo decreto Sblocca Italia, che sarà di 55 miliardi e avrà nuovi aiuti per le imprese. O se il governo dovrà prevedere una norma ad hoc. Un altro impatto negativo all’economia turistica della Sardegna è lo slittamento dell’apertura di bar e ristoranti al primo giugno, strettamente legato all’avvio della stagione, mentre dal 18 maggio potranno riaprire i negozi, ma con regole ferree.

Dal 4 maggio si potrà uscire di casa sempre mantenendo il distanziamento sociale. Si potrà tornare a fare sport, ma da soli e tenendo i 2 metri di distanza. Si potrà tornare nei parchi pubblici, ma solo se saranno previsti degli accessi controllati. I funerali si potranno nuovamente celebrare sempre in forma privata e riservati ai congiunti. Così come le famiglie, che vivono in indirizzi diversi, si potranno rivedere con moderazione.

Inizia, quindi, una fase di convivenza con il virus, ma alle Regioni spetterà il compito di vigilare sulla curva dei contagi e verificare la necessità di nuove strette. Potranno riaprire i cantieri, mentre per le scuole è certa che la campanella tornerà a suonare a settembre.

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