Dentro un casinò: psicologia e matematica

Il gioco della roulette, più che una ruota in proverbiale movimento, è un intreccio. Chi si raduna intorno alla sfera in rotazione e riesce a guardare il gioco con occhio critico, si rende conto che a decretare l’esito di una scommessa non è soltanto la fortuna. Intervengono anche l’analisi critica e statistica, così come la psicologia dei singoli giocatori, che non può di certo essere messa in secondo piano. L’intreccio tra tutti questi elementi concorre all’esperienza di gioco della roulette. Viene però spontaneo chiedersi: quali di questi fattori siano veramente funzionali a vincere sul banco?

Approcci psicologici errati al gioco della roulette

Fermo restando che un’esperienza di gioco responsabile prevede di puntare solo per intrattenimento, può capitare che i giocatori, tentati dal desiderio di recuperare o vincere più di quanto scommesso, adottino modelli comportamentali fuorvianti e poco attenti. Applicando questa tendenza al caso specifico della roulette, i giocatori più abituali potrebbero riconoscere in sé stessi o in altri compagni di gioco la convinzione che il gioco debba piegarsi prima o poi alle loro strategie di scommessa. Un esempio è l’illusione del giocatore che vede uscire sempre “rosso” e che dunque si convince che il gioco debba necessariamente far uscire “nero” presto: il tutto, dimenticando che ogni estrazione della roulette è perfettamente indipendente dalle precedenti, almeno in linea teorica.

Sono più complessi da decifrare i casi in cui i giocatori accumulano perdite nella convinzione di poter controllare meglio il gioco, come se desiderassero mettere insieme i tasselli per la realizzazione di una vincita più grande. L’idea di poter prevedere o, più radicalmente, controllare il gioco può portare a perdite significative. Queste si accentuano nel caso in cui si intreccino tendenze e superstizioni altrettanto pericolose: i cosiddetti numeri fortunati o, ancora, l’estrapolazione di numeri da racconti ed eventi importanti per poi scommetterli ripetutamente alla roulette sono esempi specifici di un approccio controproducente al gioco.

Si può battere la roulette?

Vale la pena adesso affrontare la questione del gioco della roulette da un altro punto di vista. La fortuna può svolgere un ruolo importante in qualsiasi gioco d’azzardo, ma bisogna considerare anche che assumere atteggiamenti ostinati, più improntati a una convinzione o a superstizione, può portare a perdite considerevoli. Detto questo, si può forse affermare che la fortuna di un giocatore potrebbe portare a una vincita alla roulette, ma soltanto il calcolo può essere utile per battere la roulette stessa. Le due parti dell’espressione si somigliano ma non coincidono.

La vincita alla roulette può essere frutto di un mero colpo di fortuna, che può portare un giocatore abituale o occasionale ad approfittare di quel 2,7% di possibilità che esca il numero su cui ha puntato, per esempio, su questo sito. Al contrario, per battere la roulette si intende un approccio più strategico e oggettivo, capace di tenere conto proprio di tutte le percentuali coinvolte nell’analisi del gioco, e dunque di sfruttarle. Prima ancora di sfruttare la statistica, però, un autentico stratega della roulette deve scendere a patti con una scomoda realtà: la statistica non è dalla sua parte, ma riconosce un importante vantaggio alla casa da gioco.

La percentuale di uscita di un numero rende evidente questo vantaggio: ogni giocatore che desideri puntare su un numero specifico ha il 97,3% di possibilità di perdere. Il vantaggio cambia se la scommessa va sul colore, ma il vantaggio del banco è comunque evidente a causa della presenza della casella verde 0, cui si aggiunge, nella roulette americana, anche lo spicchio 00: la casa ha un vantaggio di oltre il 5% contro i giocatori, in questo caso. Date queste premesse, emerge dunque la domanda: come si può battere la roulette?

Strategie vecchie e nuove

Se si pensa a una roulette, oggi, vengono in mente le ruote di alcuni casinò fisici, viste per la maggior parte dei casi in film di spessore e serie TV più o meno note. Tuttavia, è più frequente il caso in cui un giocatore interagisca con una roulette su una piattaforma di gioco online. Come si può immaginare, i due contesti pretendono l’applicazione di strategie differenti. Questo è stato il caso di Joseph Jagger, che si rese conto di un’irregolarità delle roulette del casinò di Montecarlo e la sfruttò per ottimizzare le proprie puntate e ricavarne vincite consistenti, ma non si può applicare ad altri contesti, digitali e online.

È evidente che il giocatore online deve adottare un approccio radicalmente diverso, perché non ha a che vedere con una ruota irregolare e una sfera che tende ad andare sempre sullo stesso lato al termine della rotazione. Il giocatore online fronteggia infatti un algoritmo, l’RNG o Random Number Generator, che genera ad ogni giro un numero casuale, decretando così l’esito delle scommesse. Si intuisce facilmente che la fortuna non basta, se si vuol cogliere quel 2,7% di possibilità di successo sul numero secco, o il 48,6% per il rosso o il nero. Sono invece necessarie profonde capacità di analisi, che esulano dalla portata di un utente che giochi contro la roulette contando sulle proprie sole forze.

L’idea di fondo non è dunque né quella di smascherare l’algoritmo, poiché per definizione questo opera nella completa aleatorietà ed equità, né quella di azzerare il vantaggio del banco, poiché statisticamente parlando questo non può essere fatto. L’obiettivo è quello di rilevare, tramite un’analisi condotta su decine di roulette digitali e una mole notevole di dati, i ritardi e le ricorrenze, le diverse frequenze di estrazioni e le deviazioni dalla norma attesa. Tutte queste informazioni vengono segnalate al giocatore, così che questi possa ottimizzare il suo ingresso in gioco e mettere a punto la propria strategia di puntata. Ignorare il ruolo della fortuna non è possibile, poiché queste analisi, per quanto attendibili, non raggiungono il 100% di efficacia, ma limitare gli errori legati a un approccio sconsiderato o poco consapevole al gioco è un ottimo inizio per battere la roulette.

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