Denunciato dalla concorrenza per i post su Facebook, assolto a Sassari

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La concorrenza lo aveva trascinato in tribunale riconoscendosi come presunta destinataria delle suo offese su Facebook.

Un imprenditore 53enne di Sassari è stato assolto dall’accusa di diffamazione aggravata per alcuni post pubblicati su Facebook tra il 2017 e il 2018. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe descritto una famiglia operante nello stesso settore della gestione e raccolta di oli esausti nei ristoranti e negli alberghi del nord Sardegna con termini offensivi e denigratori. Alcuni componenti di questa famiglia, ritenendo di essere i destinatari di tali affermazioni, avevano presentato una denuncia.

Nei post contestati, l’imputato avrebbe accusato l’azienda concorrente di non possedere i requisiti necessari per lo smaltimento degli scarti di lavorazione. Definendola in modo offensivo e sostenendo che non rispettasse gli impegni assunti con i clienti. In particolare, si faceva riferimento a presunte promesse di omaggi in cambio del conferimento degli oli esausti, che l’azienda non avrebbe mai mantenuto.

Il procedimento giudiziario, avviato nel 2018, si è concluso nei giorni scorsi. La difesa ha dimostrato, col supporto di specifica documentazione, che i messaggi pubblicati nel 2018 non erano riferiti alle persone offese. Bensì, a un altro operatore del settore. Per i post del 2017, invece, il tribunale ha dichiarato la non procedibilità a causa della mancanza di querela nei termini previsti dalla legge.

Al termine del processo, dunque, il giudice ha pronunciato una doppia decisione: per le contestazioni relative al 2017 è stato dichiarato il non luogo a procedere per assenza di querela, mentre per i post del 2018 l’imprenditore è stato pienamente assolto con la formula “il fatto non sussiste”.

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