Fuoco in carcere a Bancali, salvato detenuto che incendia al cella
Notte di fuoco nel carcere di Bancali: un detenuto ha appiccato il fuoco nella cella ed è stato salvato da due agenti, che sono rimasti intossicati. Nuovo allarme della Uil sul problema dei detenuti con problemi psichiatrici nel carcere sassarese.
A rendere pubblico l’ennesimo episodio è proppio la sigla sindacale. “Un detenuto con problemi psichiatrici ha appiccato un incendio nella propria cella – spiegano dalla Uil -. Le fiamme si sono velocemente propagate determinando dei fumi nocivi che hanno invaso l’intera sezione e le sezioni al piano superiore. Il detenuto si è quindi barricato nel bagno e gli Agenti eroicamente sono entrati nella camera. Dopo diversi tentativi per entrare nel bagno sono riusciti a portarlo all’esterno salvandogli la vita“.
Il panico in tutto il carcere
Una volta messo in salvo il detenuto si sono occupati del fuoco. “Sono riusciti a domare le fiamme con i dispositivi antincendio ma i fumi nocivi a causa dei materiali bruciati hanno invaso l’intera sezione – si legge -. I fumi hanno raggiunto le sezioni superiori creando il panico tra i detenuti. Sono stati quindi numerosi i detenuti che sono dovuti ricorrere alle cure mediche ma grazie alla tempestività dell’intervento degli agenti nessuno è in rischio di vita. Gli Agenti intervenuti hanno però accusato dolori al torace e respiravano con difficoltà. Sono quindi stati trasportati in ambulanza in ospedale dove gli è stata diagnosticata l’intossicazione derivata dal fumo respirato”.
“Nell’Istituto di Sassari senza l’intervento provvidenziale dei poliziotti che, mettendo a repentaglio la propria vita, hanno sfidato le fiamme per salvare un detenuto che si era barricato nel bagno, si sarebbero contate le vittime”. Cosi commenta il segretario generale della Sardegna della Uil Pa Polizia penitenziaria della Sardegna. “I fumi tossici si sono propagati velocemente in tutta la sezione limitando anche la visuale, di conseguenza l’intervento degli Agenti è stato ancora più difficile – continua Michele Cireddu -. Con coraggio sono riusciti però a mettere in salvo il detenuto, dopo vari tentativi, perché è stato difficile forzare la porta del bagno dove si era barricato. Nel contempo sono riusciti, con i dispositivi antincendio, a spegnere le fiamme evitando che si propagassero in tutta la sezione. Se non fossero riusciti a domare le fiamme non è difficile prevedere una tragedia colossale con un numero di vittime drammatico”.