Il chirurgo estetico di Sassari si è difeso efficacemente dall’accusa di diffamazione.
Senza identificare una persona destinataria, un chirurgo estetico di Sassari aveva espresso in un post su Facebook delle considerazioni generiche sulla vita e sulle relazioni sentimentali. Ricevendo alcuni commenti negativi e attacchi da profili sconosciuti. Così avrebbe risposto suggerendo al terzo non identificato di fare un bel giro dallo psichiatra, apostrofando la persona destinataria del commento come “miserabile”.
Tanto era bastato, alla sua ex e ai genitori di lei, per individuare come destinataria del post proprio l’ex compagna del medico. Per lui una immediata querela per diffamazione. Querelato per diffamazione aggravata – Facebook è considerata un mezzo di divulgazione al pari degli organi di stampa veri e propri -. Il chirurgo sassarese ha dovuto perciò difendersi dall’accusa in tribunale.
Il chirurgo estetico di Sassari, attraverso il suo avvocato, si è difeso dall’accusa di diffamazione. Ha dichiarato di riferirsi, nel post, a un ipotetico destinatario generico, non a una persona specifica, che, pertanto, non poteva essere individuata in nessuno in particolare, e quindi nemmeno nella sua ex. Poi, ha spiegato, ha solo cercato di difendersi dai commenti negativi arrivati da profili anonimi.
Inoltre, per supportare la difesa, avrebbe fatto nomi e cognomi delle persone che riteneva responsabili dei suoi commenti, con tanto di controprove basate su riscontri portati in giudizio a supporto della difesa. Nell’elenco non rientrava affatto la sua ex, tantomeno i genitori.
come si legge su La Nuova Sardegna, il medico è così riuscito a ottenere una piena assoluzione “perchè il fatto non sussiste”.
