L’obiettivo è che la Discesa dei Candelieri venga organizzata come tre anni fa.
Clima infuocato questa mattina in commissione Cultura. Propellente dell’ennesimo scenario di conflitto tra i civici e l’opposizione è il tema della seduta nell’Aula consiliare: Cavalcata, Candelieri e riti della Settimana Santa. A indisporre la minoranza le comunicazioni sullo spostamento di data del primo evento- da maggio a settembre -diffuse prima sui social e la stampa locale scavalcando i consiglieri che si definiscono “umiliati e calpestati nella loro dignità”. Un aspetto che in oltre due ore e mezza di fiamme verbali non verrà mai chiarito dall‘assessora Laura Useri, soffermatasi invece sulle ragioni del posticipo: sicurezza covid e tempi troppo stretti per l’organizzazione considerando il termine di fine emergenza del 31 marzo. “La cavalcata non è paragonabile alle sagre- chiosa la Useri- è una macchina complessa che non si può improvvisare”.
A certificarlo il dirigente delle Politiche culturali Antonio Solinas in carica nel settore dal 15 gennaio: “Bisogna gestire 135 associazioni più i problemi di ordine pubblico, 45 giorni non bastano”. Proprio Solinas consegna l’unica frase di vaga chiarezza rispetto ai Candelieri, che la pandemia ha compresso nelle ultime due edizioni: “Stiamo lavorando per farli come tre anni fa”. Per il resto sia quest’ultimo che la Useri comunicano che si sta operando per Sassariestate, il maggio sassarese, Monumenti aperti invitando i presenti- è l’assessora a farlo- a “dare un messaggio positivo alla città”.
Ma troppe cose non tornano alla controparte, dalle convocazioni tardive della commissione, ai raffronti con l’attivismo di altre città in ambito culturale, al rinvio sempre della cavalcata che non si sa se, e in quale misura, attribuire al dato politico o tecnico. Così da Francesco Ginesu del gruppo misto, latore della prima protesta, a Massimo Rizzu (Sardegna Civica), Carla Fundoni e Fabio Pinna (Pd), Mariano Brianda (Futuro Comune), prosecutori in crescendo, il portato critico s’ingrossa costringendo pure il presidente del Consiglio comunale Maurilio Murru, chiamato in causa per presunte inadempienze, a intervenire.
“Ho sempre rispettato il regolamento- dichiara Murru -ma ci sono delle difficoltà oggettive nel convocare assessori e dirigenti”. Un chiarimento che, se possibile, fomenta ancora di più gli animi tra accuse incrociate di peso come quella della Fundoni- “la vostra improvvisazione è fuori dalla grazia di Dio” -alla Useri che taccia la prima di “fare comizi”. Nel mezzo passa l’informazione che Enrico Berlinguer, di cui quest’anno ricorre il centenario dalla nascita, verrà ricordato “con un manufatto e uno spettacolo teatrale”. Poi si rinvia la riunione, protrattasi oltre i limiti, con l’assicurazione che verranno dati chiarimenti su “Cavalcata sarda e Discesa dei Candelieri”. Sempre che, ironizza uno dei presenti, “non li dia prima Facebook”.