Divieto di fumare all’aperto, commercianti di Sassari contro i maleducati

Il divieto di fumare all’aperto divide Sassari.

Il divieto di fumare all’aperto sta suscitando non poche polemiche, anche a Sassari. Mentre la città si divide tra favorevoli e contrari, il presidente provinciale di Confesercenti, Giuseppe Boccia, punta il dito contro i soliti maleducati. In particolare a quanti gettano le cicche e le sigarette per strade. A partire dai commercianti, che dovrebbero dare l’esempio.

“Se uno fuma dall’altra parte del marciapiede non vedo quale sia il problema – esordisce il presidente Boccia -. Piuttosto ho fastidio nel vedere quanti gettano le cicche e le sigarette nel marciapiede dopo aver fumato. È una questione di atteggiamento, ma anche, e soprattutto, di educazione. Non si sporca a prescindere, non solo perché ci sono altri che ti possono vedere”.

La novità principale riguarda l’estensione dei divieti di fumo anche in molti luoghi all’aperto, come ad esempio i parchi, oltre che nei luoghi chiusi. Inoltre, uno dei punti centrali del provvedimento sarà il divieto assoluto di fumare in presenza di bambini o donne in gravidanza. Inoltre, il provvedimento prevede la cancellazione della possibilità di adibire sale per fumatori nei locali chiusi, così come il divieto di fumare nei dehors di bar e ristoranti. Tuttavia, in caso di spazi dedicati ai fumatori, questi potrebbero essere riservati.

“Se è vero che il fumatore a volte è poco corretto, gettando i residui di sigaretta per terra, non si può generalizzare. Spesso anche chi non fuma sporca e si comporta in maniera poco corretta. Dobbiamo guardare avanti, essere lungimiranti e non sporcare. I problemi poi non stanno nelle verandine dei fumatori, basterebbe semplicemente aprire le ante. Piuttosto l’esempio lo dovrebbero dare gli esercenti, che talvolta fumano all’aperto e gettano per strada le cicche. Questo non è un atteggiamento civile“.

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