Droga nelle carceri, oltre 100 indagati e perquisizioni a Bancali

Carcere Bancali Sassari

Indagini e perquisizioni anche nel carcere di Bancali.

Un vasto giro di spaccio di droga e introduzione illegale di telefoni cellulari all’interno di alcune carceri italiane, tra cui quello di Sassari, è stato scoperto grazie a un’inchiesta coordinata dalla Procura di Torino. L’indagine ha portato a iscrivere nel registro degli indagati 116 persone, sospettate di aver gestito un traffico illecito di stupefacenti e dispositivi di comunicazione tra le mura dei penitenziari.

Stamane un’operazione su larga scala.

All’alba di questa mattina, un’operazione su larga scala ha coinvolto i carabinieri del Comando provinciale torinese e il nucleo investigativo regionale della polizia penitenziaria, impegnati in una serie di perquisizioni in diverse province, tra cui Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona, Imperia e Modena. Le verifiche sono state eseguite sia all’interno di istituti penitenziari che in abitazioni private, per raccogliere ulteriori prove sul sistema illecito scoperto dagli investigatori.

Le indagini nel carcere di Bancali.

Nel carcere di Bancali, una perquisizione condotta venerdì pomeriggio ha portato al ritrovamento di due telefoni cellulari, una siringa e diversi caricabatterie. L’episodio era stato reso noto da Antonio Cannas, delegato per la Sardegna del Sappe, il sindacato autonomo di polizia penitenziaria, che aveva spiegato come l’operazione era scattata in seguito all’allarme per la scomparsa di un paio di forbici dalla cucina dei detenuti.

Le indagini proseguono serrate.

Dai primi riscontri, non emergono al momento responsabilità penali a carico del personale dell’amministrazione penitenziaria in servizio nelle carceri coinvolte. Tuttavia, le indagini proseguono per chiarire eventuali altri sviluppi di quello che appare come un sistema ben organizzato, capace di aggirare le misure di sicurezza degli istituti di detenzione.

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