Parla Giuseppe Palopoli, candidato sindaco di “Sassari Svegliati”.
Giuseppe Palopoli, imprenditore di 61 anni, è candidato sindaco con la lista “Sassari Svegliati”. Nel 2019 è entrato nella coalizione civica di Campus, ma i rapporti si sono rotti immediatamente, portandolo all’opposizione. Da lì ha condotto le sue battaglie, ottenendo consensi e critiche.
Perché ha deciso di candidarsi?
Subito dopo essere stato eletto consigliere comunale, mi sono impegnato per i quartieri, le borgate e le persone che avevano perso fiducia nella politica e avevano bisogno di aiuto. In questi anni, ho incontrato persone che vivevano chiuse in casa da sei anni a causa di ascensori non funzionanti e ho affrontato problemi legati alle cisterne delle scuole di Sassari. I cittadini hanno notato il mio impegno e, vedendo che altri consiglieri non si muovevano, mi hanno chiesto di candidarmi. Sono supportato solo dai 34 candidati che seguo personalmente, mentre gli altri candidati hanno molti più sostenitori.
Pensa di vincere?
Certamente. Ho al mio fianco 34 candidati forti, persone del popolo che vivono tra la gente e conoscono bene i loro bisogni. Sono fiducioso che, grazie a loro, abbiamo una buona prospettiva di vittoria.
Chi andrà al ballottaggio e chi, nel caso, lei sosterrà?
Non darei il mio sostegno a nessun altro candidato. Siamo pienamente convinti della nostra vittoria e crediamo fermamente nel nostro successo.
Un buon risultato di Campus.
Campus è tra i migliori sindaci d’Italia, ma purtroppo ha perso il contatto con i cittadini. Un sindaco può essere bravo, ma se perde questo contatto, non è più efficace. La Giunta dichiara di avere milioni di euro, ma io vorrei vedere quei soldi. Anche il precedente sindaco, Nicola Sanna, affermava che, se fosse stato mandato a casa, Sassari avrebbe perso 100 milioni. Non è stato mandato via, e quei soldi non si sono mai visti. Inoltre, molti lavori sono rimasti incompiuti, segnando un altro pessimo risultato.
Il peggior risultato di Campus.
Il rapporto umano con i cittadini è fondamentale. Lo abbiamo visto chiaramente durante i Candelieri: mentre lui veniva contestato, io ricevevo elogi. Questo dimostra quanto sia importante mantenere un legame diretto e sincero con i sassaresi.
Centro storico, come si può interrompere la fuga dei sassaresi e l’aumento della microcriminalità?
Per il centro storico ho idee precise. Serve un piano di rilancio immediato, a partire dalla sistemazione delle palazzine di proprietà del Comune di Sassari. Lo stesso Comune dovrebbe promuovere anche l’ottenimento di fondi per ristrutturare le palazzine private e convincere i cittadini ad affittare le case, visto che ci sono oltre 1.000 richieste di edilizia popolare. Propongo anche uno sgravio fiscale di due anni per chi apre nuovi negozi. Tuttavia, senza sicurezza, è inutile. Abbiamo la Brigata Sassari: non voglio militarizzare la città, ma i nostri militari prestano servizio altrove e non qui. I cittadini chiedono aiuto ogni giorno. La gente tornerà nel centro storico solo se sentirà che la sicurezza è garantita.
La Todde ha fermato l’iter per i nuovi ospedali. Crede che Sassari ne abbia bisogno?
Il nuovo ospedale è già stato individuato durante una riunione con i dirigenti della sanità tempo addietro. Si è pensato di costruirlo sui 30 ettari dell’Agraria. La necessità di un nuovo ospedale è dovuta al fatto che l’attuale è dislocato in vari punti, costringendo all’uso di ambulanze per spostare i pazienti per le visite, con conseguenti costi. Il Pronto Soccorso funziona bene con l’Open Space. Ho fortemente voluto una sala d’attesa, poiché durante un controllo insieme al presidente della Commissione sanità, Ugo Cappellacci, abbiamo trovato una donna sotto teloni a 41 gradi. Da quel momento, Cappellacci ha dato l’input per creare una sala d’attesa. Nonostante il buon lavoro del Pronto Soccorso, mancano ancora medici.
Quale sarebbe suo principale obiettivo da sindaco di Sassari?
La mia lista si impegna a offrire un forte sostegno alle persone più deboli. Vogliamo fornire una casa a coloro che attendono da oltre 20 anni. Ci preoccuperemo di sistemare le strade e i marciapiedi, poiché spesso le auto subiscono danni a causa delle condizioni dell’asfalto. Intendiamo riportare i vigili urbani a gestire il traffico. Troppo spesso le auto sfrecciano per le strade perché manca una regolamentazione adeguata, e i vigili sono essenziali per questo compito. Vorremmo inoltre vedere un centro storico vivace, con spazi per i bambini e fiori, e supportare i piccoli artigiani. Tutto ciò, ovviamente, garantendo sempre la sicurezza dei nostri cittadini.
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