Controlli dei carabinieri nei cantieri per eolico e fotovoltaico nel Sassarese
Sale la tensione intorno ai progetti per l’eolico e il fotovoltaico anche nel Sassarese, i carabinieri stanno controllando i cantieri già aperti. I progetti per lo sfruttamento delle energie rinnovabili sono nell’occhio del ciclone perché è partita una grande speculazione: una corsa spietata di chi è pronto a deturpare i paesaggi della Sardegna. Il dibattuto è molto acceso perché la transizione energetica è un obiettivo necessario, ma nell’Isola che ha la più alta concentrazione di aree militari e coste deturpate da insediamenti industriali c’è chi vuole mettere un freno.
Mentre la politica discute sulle autorizzazioni appena concesse e su quelle da concedere, ci sono diversi progetti che sono già partiti. A parte i tanti realizzati negli ultimi vent’anni, che non avevano mai dato particolare fastidio ai sardi. Negli ultimi due giorni c’è stato chi ha svitato la base di una pala a Mamoiada, rischiando la tragedia e chi ha appiccato il fuoco contro altre tre da installare a Villacidro.
Ora scendono in campo anche i carabinieri, che passano al setaccio i cantieri aperti nel Sassarese. Il Noe, Nucleo operativo ecologico, ha già avviato i sopralluoghi. Il primo intervento ha riguardato un impianto fotovoltaico nella zona di Truncu Reale. Nessuna irregolarità dal punto di vista delle autorizzazione: quel lavoro si può fare. Ma sono emersi errori nella gestione del cantiere e sul fronte della sicurezza dei lavoratori. Il conto finale è una sanzione da un migliaio di euro, ma il l’impianto fotovoltaico sarà realizzato.