Nonna Pietrina ha 91 anni, Azzurra 16 mesi: le 5 generazioni dei Mu unite dall’amore

La storia della famiglia Mu di Ozieri.

Questa è una bella storia d’amore e longevità, che inizia quasi un secolo fa, quando il 12 maggio 1922 nacque ad Ozieri Antonio Gavino Mu. Il signor Antonio Gavino poco più che adolescente, incontra a Nughedu San Nicolò, Pietrina Tettei, otto anni più giovane, nata a Burgos il 29 giugno 1930. Nel piccolo centro del sassarese la madre di Pietrina, Maria Antonia Canu, gestiva un emporio di generi alimentari. Pietrina, orfana di padre reduce di guerra, era stata mandata a Nughedu dalla madre, per prestare servizio come domestica. Antonio Gavino e Pietrina si innamorano perdutamente e dopo pochi mesi si sposano il 29 ottobre 1947 a Burgos.

Antonio Gavino per mantenere la famiglia, lavorava in un primo tempo come operaio dal marmista Bertulu ad Ozieri, poi venne assunto negli anni Cinquanta dalla Vulcablock di Ittireddu, una cava nella quale con Pietrina dormiranno per un po’ di tempo. I coniugi Mu dunque si trasferiscono definitivamente ad Ittireddu, dove prima vivono in case prese in affitto e successivamente nei primi anni Settanta, decidono di costruirsi la loro grande casa, adatta ad accogliere i sette figli nati nel frattempo dalla loro unione e la loro prima nipote, Anna Rita Mu, nata a Sassari nel 1970, dall’amore tra Maria Teresa Mu, figlia di Antonio Gavino, che ha da poco compiuto settant’anni e Mario Vittorio Mu, di origini ozieresi. Maria Teresa, un anno dopo la nascita della figlia, decide di trasferirsi in Svizzera per cercare fortuna e consegue il diploma di infermiera professionale, che le consente di lavorare e guadagnare bene, affidando Anna Rita ai nonni Pietrina ed Antonio Gavino.

“Dei miei nonni ho un bellissimo ricordo – racconta Anna Rita – mi hanno dato l’esempio di cosa sia il vero amore tra due coniugi. Hanno trascorso tutta la vita insieme, sessanta due anni di matrimonio, sino a quando nonno non è venuto a mancare il 25 marzo 2010. Ricordo che quando eravamo piccoli, con l’avvicinarsi del Natale, nonno mi portava insieme ai miei zii e cugini a prendere il muschio ed addobbavamo poi l’albero con i mandarini e altre cose create da noi. Nonna Pietrina, che ancora oggi è autonoma ed indipendente nonostante i suoi 91 anni, a casa faceva tutto: dalle marmellate alle paste fatte in casa, dai formaggi ai dolci. Affittavamo nel periodo primaverile le mucche dalle quali producevamo il formaggio che ci serviva per il nostro fabbisogno e per venderlo. E’ stata proprio mia nonna a trasmettermi la passione per la cucina ed i dolci in primis, che oggi faccio regolarmente anche per i miei nipoti”.

Già, quei nipoti per i quali Anna Rita stravede ed è sempre presente come nonna, avuti dalle sue due figlie Donatella e Cinzia: il primo nipote è Nicolas Marini, figlio di Cinzia e del marito Gianfranco, al quale seguirà poi Giulia Marini nata nel 2017 ed Azzurra De Fenzo, figlia della primogenita di Anna Rita, Donatella, che oggi risiede coi genitori a Torino. La piccola Azzurra che oggi ha sedici mesi, vede ogni giorno la trisnonna Pietrina novantunenne, tramite le videochiamate che attraverso smartphone o pc, l’anziana donna si è abituata a fare con l’aiuto delle figlie Rosanna ed Ica, mentre gli altri tris nipoti non mancano di andare a trovare di persona la trisnonna ad Ittireddu.

La famiglia Mu è una famiglia molto unita: oggi si compone dei sette figli nati appunto da Antonio Gavino e Pietrina, 19 nipoti, 15 pronipoti e tre tris nipoti: la vita e la ricerca di lavoro, ha portato alcuni di essi ad emigrare sia all’estero in Svizzera ed in Germania, che in altri comuni della Sardegna, tra i quali Alghero e Cargeghe. Non sono mancati i momenti tristi, come la perdita del fratello e del marito di Anna Rita, avvenuta pochi anni dopo il matrimonio, che l’ha portata a crescere le sue due figlie con grande dignità, lavorando prevalentemente come assistente domiciliare e dal 2010 come ausiliaria del traffico ad Ozieri.

Ma, al di là di essi, i Mu rappresentano una grande bella famiglia longeva e numerosa, una di quelle che in Sardegna ancora grazie a Dio capita di incontrare. “Quando ci riuniamo tutti insieme in occasione di feste o altro – racconta ancora nonna Anna Rita – riuscire a stare tutti intorno ad un tavolo è un problema, anche perché a noi si sono aggiunti le moglie ed i mariti dei miei parenti. Per fortuna la casa di mia nonna Pietrina é grande, oppure ci riuniamo a casa di mia zia Rosanna, che nel pian terreno ha uno spazio molto grande”.

“Ancora oggi rispettiamo i diktat di nonno Antonio Gavino, come quello di essere tutti seduti a tavola a mezzogiorno o la notte di San Silvestro, di rompere su capude in testa al più piccolo o la più piccola di casa presente, come buon augurio per l’anno che verrà. Siamo una famiglia che tiene alle tradizioni ed è per noi un piacere tramandarle ai nostri eredi”, conclude Anna Rita.

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