Confermati dei casi di Febbre del Nilo in provincia di Sassari.
Nel Comune di Oschiri è stato rilevato un caso di positività alla Febbre del Nilo. Considerata l’evidente circolazione virale, si chiede alla popolazione di adottare misure idonee per evitare di essere punti dalle zanzare o da altri insetti.
Il Dipartimento di Prevenzione Zona Nord Ats Sardegna tramite il Servizio di Sanità Animale comunica che nei territori di Alghero e Ozieri sono stati riscontrati dei casi di Febbre del Nilo in alcuni esemplari di cornacchie grigie mentre nel Comune di Oschiri è stato rilevato un caso di positività al virus Usutu in un pool di zanzare. Dei sei casi di positività rilevati dall’Istituto Zooprofilattico della Sardegna, tre sono già stati confermati Centro di Referenza Nazionale di Teramo.
I consigli contro la febbre del Nilo.
Considerata l’evidente circolazione virale e al fine di ridurre il rischio di trasmissione della Febbre del Nilo, si chiede alla popolazione del Nord Sardegna e in particolare a quella residente nei Comuni di Alghero, Ozieri e Oschiri di adottare tutte le misure più idonee per evitare di essere punti dalle zanzare o da altri insetti.
- utilizzare repellenti per insetti attenendosi alle indicazioni fornite nel libretto illustrativo;
- le zanzare sono più attive al tramonto e all’alba: in queste ore è opportuno indossare indumenti a maniche lunghe e pantaloni;
- svuotare l’acqua stagnante dai vasi di fiori, secchi, copertoni e barili;
- cambiare spesso l’acqua delle ciotole per animali in modo che non ristagni;
- quando non vengono usate, mantenere le piscine per bambini vuote o coperte;
- trattare regolarmente (ogni 15 giorni) i tombini e i pozzetti di sgrondo delle acque piovane, le zone di scolo e ristagno con prodotti larvicidi reperibili presso le farmacie;
- verificare che le grondaie siano pulite e non ostruite;
- coprire le cisterne e tutti i contenitori dove si raccoglie l’acqua piovana.
Si informa, inoltre, che per quanto riguarda i cavalli l’unica misura di prevenzione della malattia è rappresentata dalla vaccinazione che è a carico del proprietario degli animali. Nessun limite viene invece imposto per quanto riguarda la movimentazione degli stessi in aree endemiche ma è opportuno attuare dei programmi di profilassi vaccinale prima di tali spostamenti, soprattutto verso territori dove è stata recentemente dimostrata la circolazione virale.
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