Fedez se la prende con la stampa, ma resta la vergogna del concerto a Ozieri

Fedez l’ha presa sul personale, ma il problema è stato il concerto a Ozieri dopo la morte del piccolo Gioele

Si è sentito attaccato e se l’è presa con la stampa, ma la vergogna del concerto di Fedez a Ozieri non dipende da lui. Quando sono arrivate le prime notizie della tragedia sul campo di calcio, con la morte di un bambino di neanche 10 anni, ci si aspettava una reazione. Migliaia di persone si stavano radunando lì vicino per l’atteso concerto di Fedez. La reazione non è arrivata, dai profili social del sindaco, del Comune e degli organizzatori non arrivava nessun notizia su un cambio di programma.

Poi c’è stato l’annuncio ufficiale che lo spettacolo ci sarebbe stato, per motivi di “ordine pubblico“. Niente lutto, niente da fare. Mentre la famiglia di Gioele Putzu urlava di dolore, la folla urlava di gioia. Una scelta che anche sui social ha scatenato dure reazioni. Il piccolo che avrebbe compiuto 10 anni a dicembre era nel paese dei nonni materni, forse non era abbastanza per fermare i giochi. Forse la preoccupazione di migliaia di persone costrette a tornare a casa ha prevalso sulla possibilità che comprendessero di essere fuori luogo.

Non sarebbe stata certo la prima volta. Ci sono stati casi di concerti annullati all’ultimo minuto, magari per maltempo. Decine di migliaia di persone costrette ad andar via all’improvviso e farlo a testa bassa. Magari maledicendo la decisione, ma seguendo le indicazioni di sicurezza. Nella gestione dell’ordine pubblico a Ozieri nessuno ha creduto possibile bloccare tutto. Si è preferito andare avanti coi festeggiamenti. Nonostante un bimbo fosse appena morto, a pochi passi dalla folla in festa.

Fedez e i video della serata

Fedez di notte ha pubblicato su Instagram le immagini della serata di Ozieri. I video degli scherzi e delle battute col pubblico. Quando si è reso conto che quel concerto non è andato giù a molti, l’ha presa sul personale. Si è sentito messo in mezzo. Ha pubblicato altri video in cui spiega di essere stato avvisato all’ultimo e di aver voluto celebrare il piccolo Gioele con un minuto di silenzio. Poi ha attaccato a testa bassa la stampa, colpevole di averlo tirato in ballo. Ma sul nocciolo della questione Fedez non c’entrava, non era lui il bersaglio. Magari avrebbe potuto rifiutarsi di salire sul palco, ma la scelta di continuare i festeggiamenti non è stata sua. Può sfogarsi quanto vuole, sul quel palco ci sarebbe potuto essere chiunque e la reazione sarebbe stata la stessa. In tutta la Sardegna si respirava un senso di disgusto per la musica che copriva le grida di dolore per la scomparsa di un bambino. Una terra, un popolo… una vergogna.

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