Il boss della camorra detenuto a Sassari.
La replica della fiction di Rai 1 Sotto Copertura – La Cattura di Zagaria, anche ieri ha conquistato gran parte dei telespettatori italiani. Una storia, quella del pericoloso boss della camorra, che si lega a Sassari. Fino allo scorso anno, infatti, Pasquale Zagaria, il fratello di Michele, cui è stata intitolata la serie televisiva, si trovava detenuto nel carcere di Bancali.
Pasquale, soprannominato “Bin Laden“, è tuttora uno dei principali esponenti della camorra, considerato la mente economica del clan dei Casalesi. Dopo varie vicissitudini, il boss era stato sottoposto al regime del 41 bis nel carcere di Bancali. Lo scorso anno, non senza polemiche, il Tribunale di Sorveglianza di Sassari decise di disporne la scarcerazione. Una decisione, quella dei magistrati, dettata dall’indisposizione delle strutture sanitarie di potergli garantire la prosecuzione dell’iter diagnostico e terapeutico di aveva bisogno a causa di una grave patologia.
Il caso divenne nazionale e fu seguito da numerose emittenti televisive. Tra le più agguerrite “Non è l’Arena“, condotta da Massimo Giletti su La7, che più volte chiese spiegazioni all’allora ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede. Risposte giunte tempo dopo, che ancora oggi non convincono. Veramente le strutture sanitarie di Sassari non potevano garantire le cure al boss della Camorra? E perché nel periodo del lockdown era stato trasferito nell’abitazione della moglie, in provincia di Brescia, una delle zone più colpite dall’epidemia? Quesiti leciti, ma tuttora irrisolti.