Follia all’ecocentro di Alghero, che cosa è successo e cosa sappiamo

La tragedia all’ecocentro di Alghero.

Una città sotto shock, quella di Alghero, che si stringe intorno alla famiglia dei feriti nell’ecocentro e del loro aggressore, Antonio Rosario Urgias, che si è tolto la vita. Con il passare delle ore emergono nuovi particolari, che tracciano un quadro inquietante. Del suicida si hanno poche informazioni, per via del suo carattere difficile.

Alcuni lavori da precario.

Di recente viveva in una ex scuola a Sa Segada, frazione della periferia di Alghero, nella struttura in concessione al comitato. La dimora era stata occupata dopo che, per anni, era stato un senzatetto. Di recente lavorava come operatore ecologico, mentre per diverso tempo si arrangiava come pescatore, seppur precario.

La tragedia all’ecocentro di Alghero.

Negli ultimi tempi i rapporti a lavoro erano tesi. Assenze improvvise con turni saltati e battibecchi. Poi la discussione con due dirigenti, che è sfociata nel sangue. La pistola che esce dalla tasca e i colpi che partono in direzione delle gambe. Quindi l’arrivo di un terzo uomo, che ha immobilizzato l’aggressore. Invano, visto che Urgias, poco dopo, ha rivolto l’arma verso se stesso togliendosi la vita.

Tre famiglie strette nel dolore.

Assunto circa un anno fa nella discarica alla periferia della Riviera del Corallo, il movente sarebbe da ricercarsi in un ammanco di circa 150 euro dallo stipendio. Soldi, secondo l’uomo, decurtati senza alcun motivo. Nessuno in città si sente di commentare l’accaduto. A partire dai familiari delle vittime e del suicida, che si sono chiusi nel silenzio.

Cosa è successo.

Stamane, intorno alle 5:30, ha preso la pistola e sparato due colleghi, operatori ecologici, dentro l’ecocentro comunale. Poi, rivolgendo l’arma verso se stesso, si è tolto la vita. L’intervento di un terzo uomo, anch’esso operatore ecologico, ha consentito di far desistere l’omicida. A preoccupare sono le condizioni di uno dei feriti, che è stato accompagnato d’urgenza all’ospedale civile Santissima Annunziata di Sassari in condizioni disperate. Meno gravi, invece, le condizioni dell’altro operatore.

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