Gli ambientalisti contro il progetto del Fosso della Noce a Sassari.
Il Fosso della Noce di Sassari torna di nuovo sotto i riflettori. Gli ecologisti del Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) hanno inviato pochi giorni fa un atto di intervento con “osservazioni” nel procedimento di verifica di assoggettabilità a valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.) in relazione al progetto per la messa in sicurezza del canale a Sassari.
L’intervento nel procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A. del progetto di messa in sicurezza richiede che il provvedimento finale disponga il successivo procedimento di valutazione d’impatto ambientale (V.I.A.), a causa della complessità dell’intervento, dei valori ambientali e storico-culturali del sito coinvolti in un progetto decisamente impattante. “Le osservazioni introdotte nel procedimento dal GrIG, sostenute da argomenti elaborate dai comitati civici sassaresi e curate dall’architetta Anna Maria Morelli, indicano una serie di elementi progettuali critici e segnalano alcune valutazioni alternative”, fa sapere l’associazione.
Il Fosso della Noce, ricco di vegetazione spontanea, anche ad alto fusto, costituisce un impluvio naturale di rilevante suggestione paesaggistica e di valore storico-culturale, costituendo la cerniera urbanistica fra il centro storico di Sassari e il Quartiere “Cappuccini”, con le aree di espansione realizzate a partire dagli anni ’60 del secolo scorso. Per le sue caratteristiche, secondo il GriG sarebbe ben meritevole di tutela paesaggistica (attualmente mancante) mediante specifico provvedimento di individuazione, mentre rientra nelle previsioni del piano stralcio di bacino per l’assetto idrogeologico (P.A.I.) a fini di tutela idrogeologica.
Il progetto sarà esaminato.
Il Comune di Sassari, grazie a fondi provenienti dal Pnrr, ha emanato il bando di gara per la realizzazione del progetto, con scadenza 16 marzo 2023, suscitando ampie critiche da parte di esperti e forti proteste da parte di larga parte dei residenti per il forte impatto ambientale e sociale. Ora sarà il Servizio Valutazioni Ambientali dell’Assessorato della Difesa dell’Ambiente della Regione autonoma della Sardegna a esaminare progetto e osservazioni varie per rendere migliore un progetto di così grande rilevanza per la città.
In precedenza, era stata proprio una specifica istanza inoltrata il 9 marzo 2023 dal GrIG a chiedere lo svolgimento del procedimento di verifica di assoggettabilità a V.I.A., incontrando il favore del Servizio Valutazione Impatti e Incidenze Ambientali della Regione autonoma della Sardegna, mentre il Comune di Sassari – Servizio Difesa del Suolo aveva fatto presente, con l’indicazione degli elaborati progettuali reperibili, i relativi atti amministrativi, la conferenza preliminare dei servizi, il parere positivo della Soprintendenza per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Sassari in sede di verifica archeologica preventiva.
La Direzione generale per la Pianificazione Urbanistica Territoriale e della Vigilanza Edilizia della Regione autonoma della Sardegna aveva comunicato, l’assenza di specifico vincolo paesaggistico nell’area del Fosso della Noce, ma non è sottoposta a specifico vincolo paesaggistico, “in merito alla richiesta di valutare l’eventualità dell’adozione di uno specifico provvedimento di individuazione di area tutelata con vincolo paesaggistico, ai sensi degli artt. 136 e ss. del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i., l’argomento verrà portato, alla prima data utile, all’attenzione del Comitato per la collaborazione istituzionale istituito tra RAS e MiC in attuazione del protocollo d’intesa stipulato nel 2007 per le attività di verifica e adeguamento del Piano paesaggistico regionale”. “Come si può comprendere, quindi, si tratta di un sito molto delicato sul piano ambientale, storico-culturale e idrogeologico e il progetto di interventi dev’essere il migliore possibile, senza assurde e potenzialmente fuorvianti ansie da prestazione”, conclude il GriG.