Le accuse a Dimitri Iacono di estorsione ad un imprenditore di Alghero.
Il 32enne accusato di aver sequestrato, picchiato e minacciato con una pistola un imprenditore di Alghero per estorcergli 50mila euro si è avvalso della facoltà di non rispondere. Il 32enne Dimitri Iacono è stato arrestato sabato scorso dalla Squadra Mobile di Sassari e resta in carcere con pesanti accuse. La decisione è stata presa dal gip del tribunale di Sassari, Giuseppe Grotteria, al termine dell’interrogatorio di garanzia svoltosi questa mattina.
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L’imputato si è avvalso della facoltà di non rispondere e le accuse della PM Enrica Angioni includono sequestro di persona, estorsione aggravata e porto illegale di armi. Secondo le indagini della polizia, l’uomo, mercoledì scorso, insieme a un parente 16enne, avrebbe costretto l’imprenditore a salire in macchina, puntandogli una pistola. Dopo averlo obbligato a guidare, si sono fermati in una strada rurale, picchiando brutalmente l’uomo. Iacono avrebbe colpito l’uomo con il calcio della pistola, chiedendo il pagamento di 50mila euro.
Poi ha sparato un colpo in aria colpendo la sua Bmw, con lo scopo di intimorirlo e consegnare il denaro ai due banditi, ovvero 10mila euro in contanti. L’imputato, già pregiudicato, doveva scontare una condanna a 14 anni per un omicidio commesso 10 anni fa, ma è uscito dal carcere. Giovedì si terrà l’interrogatorio di garanzia anche per il minorenne coinvolto, che ora si trova nel carcere minorile di Quartucciu.