È stato inaugurato questa mattina il 458esimo anno accademico all’Università di Sassari. La manifestazione è iniziata con l’esibizione del coro dell’Università diretto dal maestro Laura Lambroni e a seguire la banda musicale Brigata Sassari per l’inno nazionale. Nell’aula magna gremita presenti anche le istituzioni, con il presidente della Regione Solinas in prima fila e il prefetto. Assente il Presidente delle Repubblica Sergio Mattarella che ha dovuto annullare la visita a causa di un malessere.
La cerimonia è continuata con il discorso del ministro dell’Universitá Gaetano Manfredi che ha portato i saluti del governo. Il primo pensiero è andato a chi sta affrontando il coronavirus. “Il governo sta agendo con responsabilità – ha dichiarato il ministro – si stanno seguendo le procedure, il sistema universitario è responsabile e vigile, un continuo contatto con il ministero della salute. La funzione del sistema universitario è quella di garantire un sistema di qualità al di là delle aree geografiche”.
Il discorso è continuato soffermandosi sull’Università di Sassari e la sua grande storia, su un territorio ricco di grande tradizione che soffre per non poter sviluppare le sue potenzialità. “L’Università ha un ruolo importante, oltre che formativo e di trasformazione sociale ed economica per far crescere le comunità, ricucire le lacerazioni che si sono create, favorire lo sviluppo e l’insediamento industriale con principi chiari, quali qualità e competitività. Sassari ha svolto una funzione encomiabile, tutti i dati lo dicono. Il legame tra Università e territorio con scambi continui, in una dimensione nazionale ed internazionale, ponte di ogni realtà verso la dimensione globale. Sassari ha svolto una funzione encomiabile, tutti i dati lo dicono. Il legame tra Università e territorio è fatto di scambi continui, in una dimensione nazionale ed internazionale, ponte di ogni realtà verso la dimensione globale”, ha continuato il ministro Manfredi.
Il ministro ha poi parlato delle politiche mirate che tutelino anche l’insularità. “Con il decreto mille proroghe ci sarà un intervento straordinario sui ricercatori, avanzamenti di carriera, 400 milioni su edilizia universitaria. Cose concrete per mettere al centro la formazione e la ricerca per sviluppare i territori, con investimenti e politiche integrate, investimenti su grandi infrastrutture di ricerca a livello europeo. Sfida necessaria e importante. Le Università sarde saranno protagoniste di questo percorso”.
Infine è stato letto il telegramma del presidente Mattarella che si rammarica per la sua assenza dovuta ad un malessere. “Ci tenevo tanto a partecipare ed essere presente in città”. L’appuntamento è rinviato ad una nuova data.