L’Ordine delle professioni infermieristiche di Sassari ha presentato un esposto in procura.
Un esposto alla procura contro i leoni da tastiera. L’ha presentato il 14 gennaio l‘Ordine delle professioni infermieristiche di Sassari reagendo a un post ritenuto diffamatorio pubblicato tra Natale e Capodanno su un noto gruppo Facebook locale.
“Abbiamo denunciato – riferisce Gianluca Chelo, presidente dell’Opi – per calunnia. È ora di tutelare la nostra categoria”. Nello scritto comparso sui social, e subito rimosso dagli amministratori, una persona attaccava il personale del reparto infettivi con accuse che hanno provocato lo sdegno generale. “Gli infermieri – continua Chelo – da due anni sono ormai allo stremo delle forze. Continuano a fornire professionalità e dedizione in un contesto sempre più complicato. Oltretutto molti di loro hanno contratti precari e interinali”.
La denuncia arriva mentre l’ennesima ondata covid mette sotto pressione gli ospedali. “Non abbiamo buone sensazioni – considera il presidente dell’Opi – con l’aumento dei disagi crescono anche le proteste degli utenti”. Che spesso si abbattono su medici e infermieri attraverso lo schermo delle piattaforme web. Anche la vicenda di Alessia Nappi, la 25enne che ha perso il bambino dopo essere stata mandata via dal pronto soccorso di Ginecologia, ha provocato commenti estremi. “Qualcuno ha scritto che il triage debba essere sottratto agli infermieri.
Noi siamo formati per svolgere quella mansione e non solo”, scrive il presidente dell’Ordine su facebook. “Fortunatamente in Italia le leggi non vengono scritte sui social”. Davanti a questi episodi, considerati denigratori e ingiuriosi, l’Opi – che rappresenta circa 3500 infermieri, non intende più stare in silenzio. “Sarà – conclude Chelo – vigile, attento e intransigente e pronto a denunciare senza indugio chi, dietro uno schermo, mette in dubbio la professionalità e l’operato dei nostri colleghi”.