A processo l’escort rumena con cui l’ingegnere aveva un rapporto
Una vicenda intricata quella su cui dovrà decidere il giudice del tribunale di Sassari Monia Adami: un ingegnere 59enne di Sassari ha denunciato una escort rumena che aveva conosciuto nel 2021 facendo la spesa all’ex Auchan e con cui aveva avviato una relazione, poi scoperta dalla compagna di lui.
Alla giovane rumena l’ingegnere aveva fatto nel tempo numerosi regali tra i quali una Mercedes, gioielli e borse costose, donazioni per 120mila euro affinché potesse curarsi tre tumori che altrimenti l’avrebbero fatta morire. Poi l’amara scoperta. Cercando su internet il numero di telefono della donna, l’ingegnere avrebbe scoperto che si trattava di una escort, presente su diversi siti specializzati. Da qui la decisione di interrompere la relazione e denunciare l’escort rumena per truffa. Accusa confermata dal pm Mario Leo, secondo cui la escort avrebbe: “Con artifici e raggiri indotto in errore la persona offesa simulando nei suoi confronti un falso sentimento affettivo e prospettandogli delle false notizie sulla sua situazione sanitaria“. L’uomo ha ammesso, però, che la escort 30enne non gli avrebbe mai chiesto espressamente soldi. Ma che col suo atteggiamento e l’inganno lo avrebbe indotto a farle le donazioni.
Dall’altra parte la difesa della donna, che afferma che l’uomo in realtà sapeva della sua attività di escort, e che l’aveva conosciuto proprio perché lui l’aveva contattata da uno dei suoi profili da escort su Internet, attività che lei aveva svolto anche con lui, e che aveva giustificato all’uomo adducendo la necessità di guadagnare denaro per potersi curare.
Durante il processo appena iniziato sarà compito del giudice accertare l’accaduto. E verificare se ci sono effettivamente gli estremi perché si sia configurata la truffa nei confronti dell’ingegnere.