La polemica tra il parroco ed il rapper.
Un botta e risposta che ha suscitato grande discussione quella tra il rapper di Sassari BaggyStone e il parroco della basilica del Sacro Cuore don Antonio Simula. L’oggetto del contendere è stata l’incursione del cantante 28enne che, senza alcuna autorizzazione, si è fatto riprendere nell’edificio di culto.
La frase del rapper Baggy Stone.
“Ne ho visti tanti in ginocchio pregare, si fino ad urlare e perdere la voce. Per questo su 10 collane al mio collo te non ci vedrai mai un cazzo di croce”, si legge nelle foto postate dal rapper, ripreso in atteggiamento da preghiera tra le panche della basilica. Un atteggiamento che, com’era prevedibile, non è piaciuto al parroco. Soprattutto per il fatto che le riprese siano avvenute senza alcuna autorizzazione.
La replica di don Antonio Simula.
“Caro Baggy Stone, ho un grande rispetto verso quelli come te che fanno musica rap e per la loro libertà e unicità. Ti ringrazio di aver scelto l’interno della basilica del Sacro Cuore. Mi dispiace invece leggere la frase che accompagna 2 foto tue in atteggiamento di preghiera. Tu sei entrato in chiesa solo per fare queste 2 foto. – afferma il parroco -. Per quanto riguarda le catenine senza croce spero che quella croce tu possa accoglierla nel tuo cuore. Se non penderà al tuo collo falla pendere sulle tue scelte. Fai in modo di non mantenerti ancora, ostinatamente, agli antipodi della sua logica. Spero che la prossima volta busserai alla porta del mio ufficio. Se non altro per regalarmi un tuo cd e un tuo autografo. Un caro saluto bro“.
L’invito del parroco è stato accolto.
“Grazie Don Antonio. Verrò a portare il mio cd alla basilica del Sacro Cuore. Così che possiate riconoscere e rispettare la mia arte e le mie credenze, come io ho riconosciuto e rispettato la vostra arte e la vostre credenze”. In tanti, a supporto del sacerdote, si sono chiesti se il rispetto dell’arte passi per la mancanza di rispetto alla religiosità personale. “Io sono un po’ grezzo nel dire le cose, ma la strada non è come la chiesa. E io vengo dalla strada, di conseguenza rappresento quella con i suoi difetti. E non la chiesa come il caro don Antonio, che per il mio modesto parere sta solo rappresentando come me la sua fede con i suoi difetti. Nessuno ha colpa di niente. Sono solo ideali diversi”, conclude Baggy Stone.