La cattura della Lupa del Piace ad opera della squadra di Sassari.
Si è conclusa positivamente nella notte l’attività di cattura della Lupa del Piave, un esemplare di femmina di un anno e mezzo segnalato dai residenti della provincia di Treviso 100 volte in 3 mesi. Negli ultimi tempi, il lupo aveva mostrato comportamenti anomali ed estremamente confidenziali. Tutte le segnalazioni raccolte, analizzate ed elaborate dagli uffici della Giunta regionale, erano state inviate a Ispra e al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) con la richiesta di messa in sicurezza del lupo per porre fine a comportamenti considerati di eccessiva e pericolosa interazione con la cittadinanza.
L’attività, coordinata dalla Regione Veneto, ha coinvolto un team multidisciplinare di professionisti, composto dalla squadra catture dell’Università di Sassari, coordinata dal Prof. Apollonio, dalla Polizia Provinciale di Treviso e di Belluno, e dal Servizio Veterinario dell’Ulss numero 2 Marca Trevigiana.
L’intervento è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione dei cittadini e dei sindaci dell’area del Piave, nonché della Parrocchia di Ormelle, che ha messo a disposizione gli spazi necessari per la base logistica e il coordinamento delle attività tecnico-operative.
L’assessore ha spiegato che l’operazione di cattura ha richiesto una pianificazione certosina e si è trattato di un intervento complesso, che ha dimostrato ancora una volta la grande professionalità degli uffici regionali, delle Polizie Provinciali e della squadra di cattura dell’Università di Sassari, grazie anche alla collaborazione dei cittadini e dei sindaci dell’area. Corazzari ha aggiunto che l’attuale status del lupo è quello di una specie particolarmente protetta. Sebbene le autorizzazioni e i pareri delle Autorità competenti siano stati ottenuti in tempi ragionevoli, sono comunque risultati incompatibili con la tempestività necessaria in tali situazioni. Ha quindi ritenuto importante arrivare al declassamento dell’attuale status di specie particolarmente protette come quella del lupo, in modo da ottenere automaticamente uno snellimento operativo e burocratico.
Dopo la cattura, la lupa è stata sottoposta a una visita veterinaria per accertarne lo stato di salute, con prelievi per le analisi genetiche e una radiografia.