Istinto, pazienza, resistenza, sangue freddo e un pizzico di fortuna. Molti pensano che siano solo questi i concetti base che ogni bravo giocatore di poker deve tenere a mente durante una partita. In realtà, però, ce n’è uno che quasi mai viene ritenuto importante, ma che più di tutti gli altri può fare realmente la differenza: la matematica.
La conoscenza di questa disciplina, tanto odiata dalla maggior parte delle persone, può in questo gioco in particolare essere decisiva, e capirne l’applicazione può aiutare i pokeristi a essere sempre più forti.
La matematica come strategia di gioco
Sui banchi di scuola nessuno avrebbe mai pensato sul serio che la matematica sarebbe potuta servire effettivamente nel quotidiano. Numeri e calcoli sono infatti presenti costantemente in parecchie situazioni nella vita di tutti i giorni, persino nel gioco. Un esempio è proprio il poker, il cui legame con questa materia è particolarmente stretto.
Uno degli errori più comuni tra chi non conosce questo mondo e tra chi vi si approccia per la prima volta, è pensare che questo sia un gioco dove a decidere le sorti di una partita sia il caso. Ma la fortuna, in realtà, ricopre un ruolo del tutto marginale. Nel poker è infatti fondamentale avere un approccio più scientifico, se l’obiettivo è giocare ad alti livelli.
Dopo aver scelto la sala da gioco con il miglior rakeback Italia, quindi, al giocatore di poker non resta altro da fare se non sedersi attorno al tavolo verde e iniziare a pensare come un matematico, mettendo in secondo piano l’affidamento alla fortuna.
Matematica e poker vanno a braccetto. È infatti quasi impossibile, per esempio, non tenere conto delle probabilità, visto e considerato che una delle cose fondamentali da cercare di capire è proprio la frequenza con la quale può comparire una certa combinazione di carte, utilizzando le informazioni a disposizione.
Certo: esistono giocatori che puntano tutto sul loro formidabile istinto e sulle loro intuizioni, ma ogni pokerista esperto che si rispetti utilizza la matematica per confermare le proprie decisioni e migliorare sempre più le proprie strategie di gioco.
Matematica e poker: come può aiutare questo connubio?
Mai sedersi attorno al tavolo verde senza aver ripassato qualche nozione di matematica. Non si parla di concetti complicati o formule indicibili, ma di principi semplici e accessibili anche a chi con questa materia non va particolarmente d’accordo.
Alla base di tutto ci sta il calcolo delle probabilità con il quale prevedere ogni mossa, propria e degli avversari. Per un bravo pokerista è necessario capire quale probabilità ci sia di ricevere una specifica carta, quante chance di vincere una mano o una partita si possiedono, e con quanta frequenza potrebbe venir fuori una data combinazione.
Ma in che modo la matematica può concretamente aiutare nel gioco?
I principi base sono essenzialmente tre.
- Calcolo delle probabilità applicato alle carte. Nel poker ci sono 52 carte da gioco. Sappiamo che ogni mazzo si suddivide in 4 semi (cuori, quadri, fiori e picche) e che ciascun seme è composto da 13 carte (9 numerate da 2 a 10 più 4 figure rappresentate da Asso, J, Q e K). Quindi, sulla base di questo principio, per esempio la possibilità di ricevere un asso di quadri è 1 su 52.
- Probabilità nelle combinazioni. È importante per un giocatore riuscire a prevedere gli out, ovvero le carte rimaste ancora nel mazzo, per calcolare la possibilità di trovare una delle carte in gioco che potrebbe essere utile alla sua combinazione vincente. Per far questo un giocatore conta i propri out, moltiplica per 2 e aggiunge 2, ottenendo la percentuale di possibilità di trovare una buona combinazione.
- Calcolo della speranza di vincita. Questo calcolo indica quanto il banco può far ottenere dal punto di vista del montepremi. Per scoprirlo basterà considerare il rapporto tra la puntata e il valore del piatto.