Centinaia di persone hanno assistito, questo pomeriggio nella chiesa di Pio X a Li Punti, all’ultimo saluto per Alessio Murgia.
In centinaia per l’ultimo saluto, questo pomeriggio a Li Punti, ad Alessio Murgia, il ragazzo morto nell’incidente di mercoledì mattina a Sassari. Cittadini, amici e moltissimi giovani si sono stretti, nella chiesa di Pio X, ai genitori e alla sorella di “Alessietto “, questo il soprannome del giovane scomparso. Presente anche l’arcivescovo di Sassari, monsignor Saba, che ha voluto esprimere la sua vicinanza sia ai familiari che alla comunità della frazione sassarese e, durante il suo breve intervento, rivolgendosi ai giovani, ha ricordato “il limite della condizione umana”.
A officiare il funerale padre Marchesi e Don Costantino, parroco della chiesa il quale, rivolgendosi ad Alessandro, Luciana e Sofia, padre, madre e sorella del morto, ha parlato di Alessio come un fiore il cui profumo non si spegnerà mai. Padre Marchesi, parente del giovane, ne ha ricordato il sorriso riferendo come la sua presenza non passasse mai inosservata. Grande l’emozione tra tutti gli astanti, sfogata, al termine della cerimonia, nel pianto sulla bara bianca su cui campeggiava la foto di Alessio. Proprio in quel momento ha preso la parola Luca Marongiu, il ragazzo, ora indagato per omicidio stradale, che si trovava alla guida della macchina schiantatasi in corso Margherita di Savoia alle 2 del mattino.
Il coetaneo, e grande amico dello scomparso, ha parlato di lui come “un fratello” prima di sciogliersi in lacrime insieme agli altri due ragazzi presenti nella vettura la notte del tragico evento. All’uscita della parrocchia un altro giovane ha cantato l’Ave Maria in sardo e, alla fine, decine di palloncini rossoneri, richiamo alla fede calcistica di Alessio per il Milan, testimoniata anche da una gigantografia esposta poco distante dal luogo sacro, sono stati lanciati in aria. L’ultimo saluto, prima che partisse il corteo funebre e dopo il rullo dei tamburi in ricordo della passione del 19enne per i Candelieri, è stato fatto dai giovanissimi riproducendo il gesto della mano- pollice e indice alzati- con cui era stato immortalato Alessio in spiaggia qualche mese fa. Poi gli applausi della folla mentre il carro funebre, seguito dai genitori del deceduto, si dirigeva verso il cimitero.
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