Sindacati proclamano stato di agitazione per i licenziamenti alla Conforama.
Caos alla Conforama di Sassari e San Sperate a causa di licenziamenti camuffati da proposte di trasferimento al di fuori della Sardegna che costringerebbero lavoratrici e lavoratori, in gran parte part-time, a rinunciare al proprio impiego.
Alla base di ciò ci sarebbe un piano di riduzione del personale presentato dall’azienda ai sindacati poco prima di Ferragosto. Il piano è stato immediatamente respinto con una lettera firmata dai segretari regionali di Filcams Cgil e Fisascat Cisl, Nella Milazzo e Giuseppe Atzori.
I sindacati hanno dichiarato in una lettera che la decisione di attuare un programma di trasferimenti dai punti vendita di Cagliari e Sassari verso altre sedi sparse sul territorio nazionale, in particolare nel Nord Italia, non può essere accettata poiché, di fatto, rappresenta un tentativo di indurre il personale ad abbandonare il proprio posto di lavoro. Così è stato proclamato lo stato di agitazione del personale.
I sindacati denunciano l’evidente l’impossibilità per lavoratrici e lavoratori con redditi modesti, e in alcuni casi part-time, di trasferirsi in altre regioni, con la conseguente perdita del posto di lavoro, configurando così un licenziamento mascherato.
Di fronte a questa situazione, i sindacati hanno chiesto a Conforama di ritirare la decisione e di avviare immediatamente un dialogo costruttivo “con l’obiettivo di individuare soluzioni alternative e condivise per affrontare le problematiche segnalate dall’azienda”. In caso contrario, Filcams e Fisascat annunciano che, oltre allo stato di agitazione, verranno intraprese ulteriori iniziative di mobilitazione più incisive.