La mamma di Sassari è stata scagionata dall’accusa di maltrattamenti.
Fin dove si possono spingere i metodi educativi dei genitori? Fa riflettere la vicenda che ha convolto a Sassari una mamma accusata di maltrattamenti. Tra i metodi educativi della donna rientrerebbero la chiusura nel sottoscala e il lavaggio dei panni sporcati dal suo bambino di sei anni, che sarebbe stato sgridato e insultato, oltre che sottoposto alle punizioni.
A segnalare i metodi educativi della mamma al tribunale di Sassari erano stati dei vicini di casa. Sotto accusa anche il compagno di lei. La pubblica accusa si era sbilanciata chiedendo la condanna per entrambi, per maltrattamenti e abuso di mezzi di correzione.
Ma l’accusa non ha retto. In parte per non aver risposto adeguatamente alle domande del giudice. In parte per le vicende personali pregresse: la mamma, infatti, non avrebbe mai pagato un debito per dei lavori eseguiti da uno degli accusatori.
Ritenendo l’accusa non credibile, il giudice del tribunale di Sassari ha deciso per una assoluzione piena, sia per la mamma che per il suo compagno.