Tonnellate di alghe nella spiaggia di Platamona.
A Platamona le recenti mareggiate hanno portato a riva tonnellate di alghe, in particolare la Posidonia marina. Questo fenomeno, già noto alla vicina Alghero, sta suscitando preoccupazione tra bagnanti e operatori turistici, ma ha anche risvolti ecologici.
La Posidonia marina, una pianta acquatica fondamentale per l’ecosistema marino, svolge un ruolo fondamentale nella salute delle acque. Inoltre è un alleato naturale per la lotta contro l’erosione costiera, poiché le sue radici ancorano il fondale, prevenendo la dispersione della sabbia. Tuttavia, il recente accumulo di questa pianta lungo la costa di Platamona ha sollevato non poche polemiche. Se da un lato la Posidonia è un indicatore di un mare sano, dall’altro il suo accumulo può trasformarsi in un problema per i bagnanti. L’odore sgradevole che emana durante la decomposizione e la presenza di piccoli insetti attirano l’attenzione dei turisti, spingendoli a cercare lidi più puliti e meno invasi dall’alga. Questo scenario non è nuovo: ogni estate, anche Alghero si trova a combattere con l’invasione della Posidonia, che si accumula sulle sue spiagge, creando disagi e allontanando i visitatori.
Le mareggiate recenti hanno quindi portato alla ribalta un dilemma, come conciliare la tutela dell’ambiente con le esigenze del turismo. “Rispetto a gli altri anni non avevo mai visto così tante alghe, sarà un problema per gli imprenditori balneari perché non potranno smaltirla a loro piacimento ma dovranno seguire delle linee guida ben chiare”, ha affermato una passante. La raccolta delle alghe, sebbene necessaria per mantenere l’attrattività delle spiagge, deve avvenire in modo sostenibile, rispettando il ciclo naturale della Posidonia e garantendo che il suo contributo all’ecosistema non venga compromesso.
In attesa di soluzioni efficaci, Platamona va incontro ad un’estate di contraddizioni: da un lato, la bellezza del suo mare e della sua spiaggia, dall’altro la sfida di gestire un fenomeno naturale che, sebbene fastidioso, è parte integrante del suo ecosistema.