L’automobilista che ha investito Maria Filia è indagato per omicidio stradale.
Come è morta Maria Filia? La Procura di Pavia vuole fare piena luce sul tragico incidente occorso il 6 gennaio scorso, alle 20.30, a Verzate Fumo, frazione del comune di Torricella Verzate, e costato la vita ad una appena 59enne originaria di Uri, Maria Filia.
Alberto Palermo, il Pubblico Ministero titolare del procedimento penale per il reato di omicidio stradale a carico della automobilista che ha investito la donna mentre attraversava a piedi la strada, un 61enne, di Broni, hainfatti disposto una consulenza tecnica cinematica finalizzata all’esatta ricostruzione della dinamica, delle cause e di tutte le responsabilità del terribile incidente, che è stato rilevato dai carabinieri della stazione di Santa Giuletta e della compagnia di Stradella.
L’incarico per l’accertamento tecnico non ripetibile sarà conferito martedì 23 gennaio 2024, alle ore 13.45, negli uffici della Procura pavese, Mattia Sillo: alle operazioni peritali parteciperà anche Alberto Mariani quale consulente tecnico per la parte offesa messo a disposizione a Studio3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini a cui, attraverso il consulente per la Lombardia Paolo Monti, si sono affidati i congiunti della vittima per essere assistiti e ottenere giustizia, unitamente all’avvocato Laura Bastia del foro di Milano.
L’investimento è avvenuto in via Emilia, all’altezza del civico 65: Maria Filia stava attraversando la trafficata Statale e aveva anche quasi ultimato l’attraversamento, aveva già passato la prima corsia dal lato da dov’era partita ed era giunta a metà della seconda, quand’è stata travolta in pieno e sbalzata a svariati metri di distanza dalla Nissan Juke condotta dall’indagata, che evidentemente non l’ha proprio vista nonostante la zona sia ben illuminata, non avendo lasciato tracce di frenata.
Un impatto – prima con l’auto e poi con l’asfalto nella rovinosa ricaduta a terra – tremendo che non ha lasciato scampo alla 61enne. Trasportata con l’ambulanza della Croce Rossa di Stradella in codice rosso e in condizioni disperate all’ospedale di Voghera, Maria Filia è spirata poco dopo il suo arrivo nel nosocomio, troppo gravi i politraumi riportati.
La Procura di Pavia ha subito aperto un fascicolo per omicidio stradale iscrivendo nel registro degli indagati la conducente della vettura investitrice. Il magistrato inquirente, il dott. Palermo, non ha reputato necessaria l’autopsia sulla salma della vittima, essendo evidente che il decesso è stato dovuto unicamente alle lesioni riportate nel sinistro, ma ha ritenuto invece opportuna una perizia dinamica per fare completa chiarezza su tutti gli aspetti del terribile incidente.
Originaria di Uri, in provincia di Sassari, in Sardegna, Maria Filia da cinque anni si era trasferita a Casteggio a casa della sorella Caterina Angela: ha lasciato in un immenso dolore anche l’altra sorella Pietrina, che risiede a Cagliari, e i due nipoti a cui era molto legata. I suoi cari, così come Studio3A che li assiste, hanno accolto con estremo favore questa attenzione e questo scrupolo del Sostituto Procuratore per fare piena luce su tutti gli elementi del sinistro, compresa la velocità a cui procedeva l’auto.